Il 19 dicembre, Igor Salikov, un ex militare russo di 60 anni che da febbraio 2022 ha combattuto in Ucraina come membro della Wagner, è arrivato in Olanda di sua sponte per collaborare con la Corte penale internazionale. Intervenendo a un programma televisivo, Salikov ha detto che aveva già combattuto in Ucraina quando le forze del Cremlino avevano invaso il Donbass nel 2014, assistendo ad abusi simili a quelli di cui vuole parlare con il Procuratore della Cpi in cui civili furono minacciati e uccisi.

Nell'intervista al telegiornale EenVandaag Salikov, 60 ha detto che nei suoi 25 anni di carriera militare era arrivato al grado di colonnello per poi unirsi a Wagner. Per Salikov l’esercito russo ha organizzato “operazioni sotto falsa bandiera” con attacchi mortali con mine ucraine a Donetsk per far accusare Kiyv di violenza contro la comunità di lingua russa e quindi rendere “indispensabile” l’intervento di Mosca a difesa delle zone russofone colpite dal “terrorismo” che in realtà aveva nel Ministero della Difesa russo, nei servizi di intelligence e, in alcuni casi, anche in Vladimir Putin i responsabili.

A marzo del 2023 la Corte penale internazionale ha chiesto l'arresto di Putin e della Commissaria per i diritti dei bambini per la loro presunta responsabilità nella deportazione illegale e nel trasferimento di migliaia bambini dall’Ucraina verso la Russia. Nei mesi scorsi alcuni hanno fatto ritorno alle loro famiglie.

“Dopo due anni, mi sono reso conto che tutte le affermazioni russe sui crimini nazionalisti dell'Ucraina non erano vere”, ha detto a EenVandaag, per questo ha deciso di fuggire dalla Russia perché aveva “perso la fiducia nella causa russa”.

Per il canale Gulagu.net, appena arrivato ad Amsterdam con la moglie e i due figli, Salikov ha detto di esser pronto a “dichiararsi colpevole” delle accuse di partecipazione alla guerra, per l’appunto la Cpi non era al corrente di questo arrivo, sempre secondo il social russo "il Procuratore e i giudici della Cpi non sono pronti per l'interrogatorio". Sul sito della Corte non ci sono informazioni al riguardo, se in effetti Solikov si costituisse dovrebbe entrare a far parte di un programma di protezione dei testimoni, perché sicuramente la sua vista sarebbe, è, a rischio - ricordiamoci che Milosevic è morto in circostanze sospette mentre era detenuto nel carcere delle Nazio unite proprio all’Aia.

Esistono diversi tipi di testimoni che possono testimoniare davanti alla Cpi:

- Testimoni dei fatti che hanno conoscenza di quanto accaduto. Possono essere testimoni di crimini quando hanno subito danni e testimoniare su ciò che è successo loro. Alcuni di questi testimoni possono anche ricoprire lo status di vittime partecipanti davanti alla Corte; sono chiamati testimoni dal doppio status.

- Testimoni interni con un legame diretto con l'imputato.

- Testimoni esperti che testimoniano su questioni che rientrano nel campo di loro competenza, ad esempio esperti balistici o forensi.

- Testimoni generali che aiutano a stabilire i fatti sul contesto in cui si è verificato un conflitto e possono includere, ad esempio, professori o rappresentanti di ONG.

I testimoni possono essere chiamati, o invitati a testimoniare, dal Pubblico Ministero, dalla Difesa, dal Rappresentante Legale delle Vittime, o dagli stessi Giudici. Salikov sembrerebbe essere un tipo diverso di soggetto, più vicino alla figura del “collaboratore di giustizia”, sempre che quel che dice sia verificabile…

A seguito della morte di Yevgeny Prigozhin la Wagner si è sciolta e dall’autunno i suoi membri sono stati trasferiti in unità sotto il controllo delle forze armate russe. Non risultano dossier aperti sul ruolo della Wagner nel conflitto in Ucraina.

Solitamente questo tipo di collaborazioni nella ricerca della giustizia si vengono a sapere molto dopo che sono accadute, il fatto che in questo caso ne sia venuta a conoscenza prima una televisione che le autorità competenti lascia piuttosto perplessi. Se però fosse tutto genuino nelle prossime settimane ci potrebbe essere un salto di qualità nelle indagini di cui non si sa (giustamente) ancora nulla.

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Il 19 dicembre, Igor Salikov, un ex militare russo di 60 anni che da febbraio 2022 ha combattuto in Ucraina come membro della Wagner, è arrivato in Olanda di sua sponte per collaborare con la Corte penale internazionale. Intervenendo a un programma televisivo, Salikov ha detto che aveva già combattuto in Ucraina quando le forze del Cremlino avevano invaso il Donbass nel 2014, assistendo ad abusi simili a quelli di cui vuole parlare con il Procuratore della Cpi in cui civili furono minacciati e uccisi.

Nell'intervista al telegiornale EenVandaag Salikov, 60 ha detto che nei suoi 25 anni di carriera militare era arrivato al grado di colonnello per poi unirsi a Wagner. Per Salikov l’esercito russo ha organizzato “operazioni sotto falsa bandiera” con attacchi mortali con mine ucraine a Donetsk per far accusare Kiyv di violenza contro la comunità di lingua russa e quindi rendere “indispensabile” l’intervento di Mosca a difesa delle zone russofone colpite dal “terrorismo” che in realtà aveva nel Ministero della Difesa russo, nei servizi di intelligence e, in alcuni casi, anche in Vladimir Putin i responsabili.

A marzo del 2023 la Corte penale internazionale ha chiesto l'arresto di Putin e della Commissaria per i diritti dei bambini per la loro presunta responsabilità nella deportazione illegale e nel trasferimento di migliaia bambini dall’Ucraina verso la Russia. Nei mesi scorsi alcuni hanno fatto ritorno alle loro famiglie.

“Dopo due anni, mi sono reso conto che tutte le affermazioni russe sui crimini nazionalisti dell'Ucraina non erano vere”, ha detto a EenVandaag, per questo ha deciso di fuggire dalla Russia perché aveva “perso la fiducia nella causa russa”.

Per il canale Gulagu.net, appena arrivato ad Amsterdam con la moglie e i due figli, Salikov ha detto di esser pronto a “dichiararsi colpevole” delle accuse di partecipazione alla guerra, per l’appunto la Cpi non era al corrente di questo arrivo, sempre secondo il social russo "il Procuratore e i giudici della Cpi non sono pronti per l'interrogatorio". Sul sito della Corte non ci sono informazioni al riguardo, se in effetti Solikov si costituisse dovrebbe entrare a far parte di un programma di protezione dei testimoni, perché sicuramente la sua vista sarebbe, è, a rischio - ricordiamoci che Milosevic è morto in circostanze sospette mentre era detenuto nel carcere delle Nazio unite proprio all’Aia.

Esistono diversi tipi di testimoni che possono testimoniare davanti alla Cpi:

- Testimoni dei fatti che hanno conoscenza di quanto accaduto. Possono essere testimoni di crimini quando hanno subito danni e testimoniare su ciò che è successo loro. Alcuni di questi testimoni possono anche ricoprire lo status di vittime partecipanti davanti alla Corte; sono chiamati testimoni dal doppio status.

- Testimoni interni con un legame diretto con l'imputato.

- Testimoni esperti che testimoniano su questioni che rientrano nel campo di loro competenza, ad esempio esperti balistici o forensi.

- Testimoni generali che aiutano a stabilire i fatti sul contesto in cui si è verificato un conflitto e possono includere, ad esempio, professori o rappresentanti di ONG.

I testimoni possono essere chiamati, o invitati a testimoniare, dal Pubblico Ministero, dalla Difesa, dal Rappresentante Legale delle Vittime, o dagli stessi Giudici. Salikov sembrerebbe essere un tipo diverso di soggetto, più vicino alla figura del “collaboratore di giustizia”, sempre che quel che dice sia verificabile…

A seguito della morte di Yevgeny Prigozhin la Wagner si è sciolta e dall’autunno i suoi membri sono stati trasferiti in unità sotto il controllo delle forze armate russe. Non risultano dossier aperti sul ruolo della Wagner nel conflitto in Ucraina.

Solitamente questo tipo di collaborazioni nella ricerca della giustizia si vengono a sapere molto dopo che sono accadute, il fatto che in questo caso ne sia venuta a conoscenza prima una televisione che le autorità competenti lascia piuttosto perplessi. Se però fosse tutto genuino nelle prossime settimane ci potrebbe essere un salto di qualità nelle indagini di cui non si sa (giustamente) ancora nulla.

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Lo strano caso del pentito della Wagner Igor Salikov

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22.12.2023

Il 19 dicembre, Igor Salikov, un ex militare russo di 60 anni che da febbraio 2022 ha combattuto in Ucraina come membro della Wagner, è arrivato in Olanda di sua sponte per collaborare con la Corte penale internazionale. Intervenendo a un programma televisivo, Salikov ha detto che aveva già combattuto in Ucraina quando le forze del Cremlino avevano invaso il Donbass nel 2014, assistendo ad abusi simili a quelli di cui vuole parlare con il Procuratore della Cpi in cui civili furono minacciati e uccisi.

Nell'intervista al telegiornale EenVandaag Salikov, 60 ha detto che nei suoi 25 anni di carriera militare era arrivato al grado di colonnello per poi unirsi a Wagner. Per Salikov l’esercito russo ha organizzato “operazioni sotto falsa bandiera” con attacchi mortali con mine ucraine a Donetsk per far accusare Kiyv di violenza contro la comunità di lingua russa e quindi rendere “indispensabile” l’intervento di Mosca a difesa delle zone russofone colpite dal “terrorismo” che in realtà aveva nel Ministero della Difesa russo, nei servizi di intelligence e, in alcuni casi, anche in Vladimir Putin i responsabili.

A marzo del 2023 la Corte penale internazionale ha chiesto l'arresto di Putin e della Commissaria per i diritti dei bambini per la loro presunta responsabilità nella deportazione illegale e nel trasferimento di migliaia bambini dall’Ucraina verso la Russia. Nei mesi scorsi alcuni hanno fatto ritorno alle loro famiglie.

“Dopo due anni, mi sono reso conto che tutte le affermazioni russe sui crimini nazionalisti dell'Ucraina non erano vere”, ha detto a EenVandaag, per questo ha deciso di fuggire dalla Russia perché aveva “perso la fiducia nella causa russa”.

Per il canale Gulagu.net, appena arrivato ad Amsterdam con la moglie e i due figli, Salikov ha detto di esser pronto a “dichiararsi colpevole” delle accuse di partecipazione alla guerra, per l’appunto la Cpi non era al corrente di questo arrivo, sempre secondo il social russo "il Procuratore e i giudici della Cpi non sono pronti per l'interrogatorio". Sul sito della Corte non ci sono informazioni al riguardo, se in effetti........

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