Per la Spagna e la Catalogna si può riscrivere una nuova pagina. Per l’Europa la stabilità della Spagna in questo momento è certamente una buona notizia. E per la grande nazione iberica avviare un processo di riconciliazione “storica” con la Catalogna, la ricca nazione del nord che stava prendendo la strada della separazione rappresenta un sollievo non da poco.

La strada tuttavia si presenta tutt’altro che in discesa. La destra popolare vincitrice delle elezioni ma impossibilitata a governare si sta saldando con l’ultradestra oltranzista e sta mostrando i muscoli nelle piazze. I fautori del disordine e del caos probabilmente hanno armato la mano omicida che stamane ha colpito con una pistola l’ex segretario del partito popolare della catalogna nonché fondatore del partito Vox, quello che attraverso il suo leader Abascal non più tardi di ieri ha fatto appello alla disobbedienza alle forze dell’ordine che nelle notti madrilene difendono le sedi socialiste assaltate dagli squadristi e circondate da migliaia di manifestanti. Tuttavia, il dado è tratto: è stato sottoscritto un accordo che prevede che anche i parlamentari di Junts, il partito della destra catalana guidato da Puigdemont, il leader esule, sostengano il governo di coalizione guidato da Pedro Sanchez.

La Spagna avrà un governo. Sette voti indispensabili in cambio di una dilaniante amnistia

di Giulia Belardelli

Essi si sottomettono alla sovranità del parlamento spagnolo ai fini di ottenere una grazia definitiva, attraverso un'amnistia, per i delitti commessi durante la fase insurrezionale del 2017. Dopo la crisi basca quella catalana è stata la più grave inferta alla democrazia spagnola negli anni della transizione post franchista. Nel quadro del disordine internazionale anche la crisi territoriale catalana divenne oggetto di attenzione anche per le forze della destabilizzazione anti-europea. Non è affatto escluso che una “manina” internazionale abbia guidato una parte del movimento che ha fatto vacillare per diversi anni la stabilità catalana, movimento politico che tuttavia ha orientato i sentimenti repubblicani e nazionalisti di una parte importante del suo popolo.

I vecchi saggi del Psoe, Felipe Gonzalez in testa, pur stigmatizzando i tumulti della destra estrema, hanno messo in guardia il partito dai rischi di rompere il fragile patto costituzionale qualora il disegno di amnistia non trovasse un largo consenso parlamentare ed un altrettanto robusto sostegno dell’opinione pubblica spagnola.

Se quello di Sanchez per evitare le elezioni si trasformerà in un azzardo lo vedremo nelle prossime settimane anche alla luce delle reazioni furibonde del Partito Popolare ed al rischio di ulteriori manifestazioni violente di piazza come è accaduto nell’ultima settimana.

Il risultato alle elezioni d’altronde non consegnò delle maggioranze politiche chiare, l’esigenza di coalizzarsi con i partiti minori hanno reso più fragili quindi ricattabili i partiti storici della democrazia spagnola.

Aznar governò con gli autonomisti catalani di Pujol ai quali fece importanti concessioni, economiche ed istituzionali. La Catalogna forte di queste prerogative si è ritrovata a chiedere allo Stato Centrale sempre di più. La crisi del 2008 sospinse le aree del catalanismo nazionalista a credere e ad investire sulla propria totale indipendenza. Dopo quindici anni questo afflato epico sembra arenarsi di fronte alla real politik accettando il perimetro costituzionale e addirittura sorreggendo direttamente un Governo a Madrid. Migliori condizioni economiche, riconoscimento dell’identità nazionale all’interno del pluralismo della nazione spagnola e Amnistia sembrano essere i punti qualificanti di un accordo che, se reggerà, potrebbe scrivere la parola "fine" sulle tribolazioni di questi anni.

Attentato in pieno centro a Madrid: gravemente ferito Alejo Vidal-Quadras, co-fondatore di Vox

di Huffpost

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La scommessa di Sanchez: riconciliazione con la Catalogna o azzardo politico?

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09.11.2023

Per la Spagna e la Catalogna si può riscrivere una nuova pagina. Per l’Europa la stabilità della Spagna in questo momento è certamente una buona notizia. E per la grande nazione iberica avviare un processo di riconciliazione “storica” con la Catalogna, la ricca nazione del nord che stava prendendo la strada della separazione rappresenta un sollievo non da poco.

La strada tuttavia si presenta tutt’altro che in discesa. La destra popolare vincitrice delle elezioni ma impossibilitata a governare si sta saldando con l’ultradestra oltranzista e sta mostrando i muscoli nelle piazze. I fautori del disordine e del caos probabilmente hanno armato la mano omicida che stamane ha colpito con una pistola l’ex segretario del partito popolare della catalogna nonché fondatore del partito Vox, quello che attraverso il suo leader Abascal non più tardi di ieri ha fatto appello alla disobbedienza alle forze dell’ordine che nelle notti madrilene difendono le sedi socialiste assaltate dagli squadristi e circondate da migliaia di........

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