Mentre tutto il mondo è percorso da un inquietante riemergere (o forse meglio: tornare alla luce) dell'odio verso gli ebrei, la Pontificia Università Gregoriana decide, con encomiabile tempestività, di lanciare un ciclo di incontri di grande qualità per riflettere sulle relazioni tra ebrei e cristiani e sull'antisemitismo.

Merito ancora una volta del Centro Bea, una vera avanguardia accademica e scientifica non solo della conoscenza dell'ebraismo nel mondo cattolico ma della costruzione di un lavoro comune di ricerca tra studiosi cattolici e ebrei, che sta aprendo nuove frontiere di condivisione, tra i cui frutti più recenti va senza dubbio ricordato l'importante e coraggioso convegno internazionale dello scorso Ottobre: "I nuovi documenti del Pontificato di Pio XII e il loro significato per le relazioni ebraico-cristiane: un dialogo tra storici e teologi", che già costititui' una pur flebile fiammella di accademica luce negli oscuri giorni successivi al 7 Ottobre.

Da mercoledì 15 novembre (ore 12.15, con la possibilità di seguire sia in presenza che online, (per informazioni e iscrizioni leggere link) comincia invece un ciclo di Lectures intitolato: Inside, Outside, Against. Judaism and Jewish-Christian Relations, che affronterà da diverse angolazioni il nodo purtroppo attualissimo dell'antisemitismo.

Spiega il direttore del Bea, il prof. Massimo Gargiulo (un laico, come in molte altre opere della Compagnia di Gesù il ruolo dei laici, donne e uomini, è sempre più significativo): "Questo breve ciclo nasce dagli incontri che ho avuto con i relatori. I loro percorsi di studi, il tipo di approccio scientifico e umano, hanno fatto nascere in maniera spontanea l'idea di offrire mementi per una riflessione articolata su giudaismo, antisemitismo e relazioni tra ebrei e cristiani, in un momento in cui la complessità cede il passo a semplificazioni, stereotipi, pregiudizi. Non è casuale che 3 titoli su 4 siano con il punto di domanda. Si intende interrogarsi su cosa implichi il rapporto con la norma quando diviene tale, rapporto che può portare all'esclusione come nel caso di Spinoza, e se l'antigiudaismo sia un elemento intrinseco nei rapporti tra ebraismo e cristianesimo, o vi siano vie diverse."

Proprio con molti punti interrogativi (quattro, come le domande dell'ebraico Seder di Pesach) è il primo incontro, significativamente intitolato: Thinking about antisemitism: What is it? When did it begin? Does it change? Will it ever end?, relatore il prof. Jonathan Elukin. Ancora Gargiulo: Il prof. Elukin è un esperto di storia e giudaismo medievali. Ha scritto un libro molto interessante dal titolo eloquente, "Living Together, Living Apart", in cui mette in discussione la visione tradizionale del Medio Evo come un periodo esclusivamente di persecuzione per gli ebrei. Il suo approccio è volto a problematizzare la realtà e soprattutto la narrazione della realtà al fine di stimolare negli studenti e nei lettori il desiderio di agire su di essa per migliorarla. Nell'incontro del 15 parlerà dei molteplici aspetti dell'antisemitismo nel suo divenire, ponendo il quesito di fondo se si riusirà mai a liberarsene definitivamente.

Una domanda che custodisce una speranza.

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Mentre tutto il mondo è percorso da un inquietante riemergere (o forse meglio: tornare alla luce) dell'odio verso gli ebrei, la Pontificia Università Gregoriana decide, con encomiabile tempestività, di lanciare un ciclo di incontri di grande qualità per riflettere sulle relazioni tra ebrei e cristiani e sull'antisemitismo.

QOSHE - L'antisemitismo nel suo divenire - Alessio Aringoli
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L'antisemitismo nel suo divenire

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14.11.2023

Mentre tutto il mondo è percorso da un inquietante riemergere (o forse meglio: tornare alla luce) dell'odio verso gli ebrei, la Pontificia Università Gregoriana decide, con encomiabile tempestività, di lanciare un ciclo di incontri di grande qualità per riflettere sulle relazioni tra ebrei e cristiani e sull'antisemitismo.

Merito ancora una volta del Centro Bea, una vera avanguardia accademica e scientifica non solo della conoscenza dell'ebraismo nel mondo cattolico ma della costruzione di un lavoro comune di ricerca tra studiosi cattolici e ebrei, che sta aprendo nuove frontiere di condivisione, tra i cui frutti più recenti va senza dubbio ricordato l'importante e coraggioso convegno internazionale dello scorso Ottobre: "I nuovi documenti del Pontificato di Pio XII e il loro significato per le relazioni ebraico-cristiane: un dialogo tra storici e teologi", che già costititui' una pur flebile fiammella di........

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