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Tenetevi liberi da venerdì 14 a domenica 16 giugno, anzi iniziate a prenotare per quelle date un bel soggiorno a Caorle, perché è lì che si svolgerà anche quest’anno la festa tempista “Chiamare le cose con il loro nome”. Come da tradizione, nell’ambito dell’evento sarà assegnato anche il Premio Luigi Amicone, giunto alla terza edizione, e i vincitori sono annunciati nel numero di Tempi di aprile 2024 (già disponibile per gli abbonati nello sfogliatore digitale): sono il filosofo Alain Finkielkraut, membro dell’Académie française, e la giornalista Marta Petrosillo, direttore del Centro studi sulla libertà religiosa di Aiuto alla Chiesa che soffre. Prossimamente il programma completo della tre giorni.

Green Deal da rifare

Fa un po’ il verso a Greta Thunberg la copertina del nuovo mensile, dove una bambina con cappottino giallo e cartone in mano non proclama il solito sciopero per clima, bensì che “È cambiato il clima (politico)”. Nel mensile di aprile, infatti, ci occupiamo del Green Deal europeo: in una lunga intervista l’eurodeputato Massimiliano Salini racconta la battaglia sempre più aperta nel Parlamento di Strasburgo per riportare un po’ di buon senso e di scienza dentro un progetto pensato con giuste ambizioni ma pochissimo senso della realtà. «Nella prossima legislatura», dice, «certe derive ideologiche non saranno più possibili».

Completano il servizio di copertina l’approfondimento di Rodolfo Casadei sulla “legge di ripristino della natura”, esempio perfetto dell’irrazionalità del Green Deal, e uno scenario di Marco Valerio Lo Prete su uno dei dossier più caldi del “Patto verde” europeo, l’auto elettrica: porteremo i cinesi a produrre in Italia?

Il caso Gemini, la Terra Santa, Biden vs Trump

Su Tempi di aprile, poi, Piero Vietti indaga sull’allarmante caso di Gemini, il software di Google basato sull’intelligenza artificiale che si era messo in testa di “riscrivere” la storia in chiave politicamente corretta. Con risultati parecchio comici ma anche, a ben vedere, con implicazioni inquietanti.

Nel nuovo numero del mensile c’è anche un ampio servizio sulla drammatica situazione in Terra Santa, dove è sempre più difficile intravedere spiragli per una soluzione al conflitto in corso. Ne parla con profondo dolore vissuto in prima persona la professoressa della Bar-Ilan University di Haifa Manal Totry-Jubran, araba, cristiana e israeliana, in un’ampia intervista concessa a Leone Grotti.

Chiude la pagina degli esteri Massimiliano Herber, corrispondente della Rsi dagli Stati Uniti, che ha chiesto a Bill Galston, ex consigliere di Clinton e opinionista del Wall Street Journal, e all’ex ambasciatore Richard Grenell (tra i favoriti per il posto di segretario di Stato in un eventuale Trump bis) come cambieranno i rapporti tra l’America e l’Europa dopo la sfida elettorale di novembre tra Joe Biden e Donald Trump. Spoiler: sarà bene che impariamo a difenderci da soli.

Arte e libri

Spazio anche alla bellezza nel numero di Tempi di aprile 2024, con lo storico dell’arte Marco Bona Castellotti che illustra l’importanza della mostra milanese dove sono stati riuniti per la prima volta dopo 555 anni i pannelli conosciuti del polittico agostiniano di Piero della Francesca, autore del «più bel dipinto esistente».

Nel mensile di aprile inoltre Tempi presenta due importanti novità in libreria: il brillante saggio scritto a quattro mani da Salvatore Merlo e Antonello Caporale sul “momento” politico attraversato da destra e sinistra in Italia; il “cantico” di Antonio Socci per la sua Toscana, terra misteriosamente scelta da Dio – è la suggestiva tesi del volume – per la missione di comunicare a tutti gli uomini la bellezza del cristianesimo.

La verità sulle cure palliative

Non è finita. Il “nocciolo della questione” del nuovo numero di Tempi è un istruttivo viaggio nel mondo delle cure palliative, vera risposta alla cultura di morte che anima l’ennesima campagna dei radicali per l’eutanasia. Un viaggio con due guide di eccezione, Eduardo Bruera, massima autorità mondiale sul tema, e Emmanuel Exitu, autore di un recente romanzo-biografia di Cicely Saunders, la “mamma” delle cure palliative (recensito qui).

All’interno del numero, poi, dieci pagine di inserto speciale sull’internazionalizzazione della Lombardia: tutti i più importanti progetti messi in campo dalla Regione per attrarre investimenti esteri sul proprio territorio, ma anche quelli per esportare il modello lombardo oltralpe.

Sfogliare, leggere, abbonarsi

Tutto questo nel numero di Tempi di aprile 2024, senza dimenticare ovviamente le rubriche delle nostre firme. Giancarlo Cesana affronta le recenti polemiche sulle parole di papa Francesco a proposito di Russi e Ucraina, e dice cosa pensa di un video molto condiviso online con Fausto Bertinotti che parla di Cl; Massimo Camisasca prosegue con una sorta di medley “geografico” la sua rassegna sulla poesia italiana; Marina Corradi ci porta ai piedi del Pomagagnon, Dolomiti; Lorenzo Malagola spiega il potenziale rivoluzionario della legge in preparazione alla Camera sulla partecipazione dei lavoratori alla governance delle imprese; Fabrice Hadjadj si mette nei panni nientemeno che della sedicente strega fondatrice della religione wicca. Da non perdere, ancora, Berlicche, Pier Paolo Bellini, Simone Fortunato, Renato Farina, Fabio Cavallari, Guido Clericetti, Marco Invernizzi.

In attesa che la rivista arrivi nelle loro case, gli abbonati possono già sfogliarla in formato digitale nell’area riservata del sito. I non abbonati, invece, farebbero bene ad abbonarsi subito. (E voi professori, ricordatevi che adesso ci si può abbonare a Tempi anche con la Carta del docente).

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“È cambiato il clima (politico)”. Cosa c’è su Tempi di aprile

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02.04.2024
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Tenetevi liberi da venerdì 14 a domenica 16 giugno, anzi iniziate a prenotare per quelle date un bel soggiorno a Caorle, perché è lì che si svolgerà anche quest’anno la festa tempista “Chiamare le cose con il loro nome”. Come da tradizione, nell’ambito dell’evento sarà assegnato anche il Premio Luigi Amicone, giunto alla terza edizione, e i vincitori sono annunciati nel numero di Tempi di aprile 2024 (già disponibile per gli abbonati nello sfogliatore digitale): sono il filosofo Alain Finkielkraut, membro dell’Académie française, e la giornalista Marta Petrosillo, direttore del Centro studi sulla libertà religiosa di Aiuto alla Chiesa che soffre. Prossimamente il programma completo della tre giorni.

Green Deal da rifare

Fa un po’ il verso a Greta Thunberg la copertina del nuovo mensile, dove una bambina con cappottino giallo e cartone in mano non proclama il solito sciopero per clima, bensì che “È cambiato il clima (politico)”. Nel mensile di aprile, infatti, ci occupiamo del Green Deal europeo: in una lunga intervista l’eurodeputato Massimiliano Salini racconta la battaglia sempre più aperta nel Parlamento di Strasburgo per riportare un po’ di buon senso e di scienza dentro un progetto pensato con giuste ambizioni ma pochissimo senso della realtà. «Nella prossima legislatura», dice, «certe derive ideologiche non saranno più possibili».

Completano il servizio di........

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