Prima prova nei cieli per l'apparecchio di quinta generazione sul cui programma però restano forti incognite economiche

Con una grande dimostrazione di orgoglio nazionale la Turchia ha fatto volare ieri per la prima volta e con successo il prototipo del suo nuovo velivolo militare con capacità furtive (stealth) Tai Tf-Kaan, nome che da oggi identifica il programma fino a oggi conosciuto come T-Fx. Soltanto 13 minuti di volo per raggiungere gli 8.000 piedi (poco più di 2.400 metri) volando lentamente a 230 nodi (426 km/h).

Sviluppato dalle industrie aerospaziali turche (Tai), il Kaan rappresenta lo sforzo tecnologico più ambizioso del Paese, volto a rafforzarne le capacità di difesa e a migliorare la sua posizione strategica sulla scena globale. Non si tratta di un tentativo di clonare lo F-35 fatto all’indomani dell’espulsione della Turchia dal programma, ma di un aeroplano che ha caratteristiche più simili allo F-22 Raptor, in grado di sostituire gli F-16D, ormai vecchi, in attesa di quelli ordinati agli Usa, sulla cui vendita ci sono stati forti dubbi fino a poche settimane fa.

Gli Stati Uniti avevano espulso la Turchia dal programma F-35 Joint Strike Fighter nel 2019, dopo anni di comportamento ritenuto antiamericano e antioccidentale da parte di Ankara e del presidente turco Tayyip Erdogan. L’ultima goccia fu la decisione di acquistare il sistema di difesa aerea russo S-400, violando così il trattato chiamato Countering America’s Adversaries Through Sanctions Act. Ciò, tuttavia, nulla toglie alla dimostrazione avvenuta ieri, quando uno F-16D Fighting Falcon dell’Aeronautica militare turca (Turaf) ha accompagnato il Kaan ha completato il suo primo breve volo.

L'aereo, definibile di quinta generazione, vedrà la sua implementazione graduale nell’aviazione turca a partire dagli anni Trenta in poi, ma il progetto è stato lanciato nel 2016 con l’intento di modernizzare le infrastrutture della difesa nazionale e per garantire la preparazione industriale alle sfide che sarebbero potute apparire. Un secondo prototipo dovrebbe volare entro il 2025 ed entro la fine del decennio dovrebbe essere completato il lotto iniziale di 20 velivoli.

Intervistato dalle testate tecniche, l’ex capo dell’intelligence militare, il tenente generale İsmail Hakkı Pekin, ha fornito qualche approfondimento sulle reali capacità dell’aereo, sottolineando che la produzione dell’aeroplano durerà almeno un decennio. Una volta operativo, il Kaan rafforzerà la potenza aerea turca nella regione, certamente riducendo il gap attuale con altre forze aeree come l’aviazione greca, dotata di Rafale e di F-35, raggiungendo una dotazione di 300 velivoli. Alla stampa nazionale il tenente generale dell’aeronautica in pensione Erdoğan Karakuş ha sottolineato l’impatto del Kaan sulla trasformazione delle capacità di difesa aerea turca, sottolineando la sua superiorità di trasportare di munizioni rispetto allo F-35.

Il Tf-kaan non è tuttavia “farina di un sacco completamente turco”, poiché seppure sia stato pubblicizzato come frutto di un'impresa nazionale, si basa sulla collaborazione e sulla tecnologia internazionale, incluso il motore General Electric F-110 (che la Turchia vuole produrre su licenza) e la partnership con la britannica Bae Systems per l’elettronica di bordo. Inoltre, le preoccupazioni economiche incombono, poiché il deprezzamento della lira turca potrebbe gonfiare significativamente i costi del programma, mettendo a dura prova il bilancio della difesa della Turchia e la fattibilità finanziaria del progetto. Negli ultimi anni la lira turca ha subito una devastante svalutazione rispetto al dollaro statunitense. Attualmente, una lira turca equivale a 0,032 dollari. Considerando che quasi 15 anni fa il tasso di cambio era di 1 lira turca per 0,85 dollari, l’economia turca sta andando molto male. E quando si tratta di progetti di difesa, questa debolezza economica si traduce in costi più elevati, quasi paralizzanti. Se il programma Tf-Kaan, per esempio, costasse un miliardo di dollari, la Turchia dovrebbe pagarne 31, e un aereo da caccia di quinta generazione con molta tecnologia occidentale costerà molto più di quella cifra. Di conseguenza, i costi totali per la Turchia potrebbero facilmente salire alle stelle fino a superare i 100 miliardi di lire turche. Per quest’anno Ankara aveva espresso l’intenzione di spendere 40 miliardi di dollari per la sua difesa e il Tai TF-Kaan ne comprenderebbe solo una piccola parte, con costi ripartiti su diversi anni, mentre l’esercito turco dovrebbe comunque spenderne molti di più per mantenere una capacità che potrebbe presto essere obsoleta.

Ovviamente il presidente turco Tayyip Erdogan ha dichiarato: “Abbiamo vissuto uno dei giorni più orgogliosi dell’industria della difesa turca; il nostro aereo da combattimento Kaan ha completato con successo oggi il suo primo volo. La Turchia ha superato un’altra soglia critica producendo un aereo da caccia di quinta generazione.”

QOSHE - Vola il caccia turco Kaan, ma i conti industriali non tornano - Sergio Barlocchetti
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Vola il caccia turco Kaan, ma i conti industriali non tornano

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22.02.2024

Prima prova nei cieli per l'apparecchio di quinta generazione sul cui programma però restano forti incognite economiche

Con una grande dimostrazione di orgoglio nazionale la Turchia ha fatto volare ieri per la prima volta e con successo il prototipo del suo nuovo velivolo militare con capacità furtive (stealth) Tai Tf-Kaan, nome che da oggi identifica il programma fino a oggi conosciuto come T-Fx. Soltanto 13 minuti di volo per raggiungere gli 8.000 piedi (poco più di 2.400 metri) volando lentamente a 230 nodi (426 km/h).

Sviluppato dalle industrie aerospaziali turche (Tai), il Kaan rappresenta lo sforzo tecnologico più ambizioso del Paese, volto a rafforzarne le capacità di difesa e a migliorare la sua posizione strategica sulla scena globale. Non si tratta di un tentativo di clonare lo F-35 fatto all’indomani dell’espulsione della Turchia dal programma, ma di un aeroplano che ha caratteristiche più simili allo F-22 Raptor, in grado di sostituire gli F-16D, ormai vecchi, in attesa di quelli ordinati agli Usa, sulla cui vendita ci sono stati forti dubbi fino a poche settimane fa.

Gli Stati Uniti avevano espulso la Turchia dal programma F-35 Joint Strike Fighter nel 2019, dopo anni di comportamento ritenuto........

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