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Vignola Nuovo episodio alla “Fight Club” tra giovanissimi, con stavolta due ragazze protagoniste.

Pochi giorni dopo l’episodio di martedì 21 novembre, l’ennesima rissa si è consumata all’autostazione di Vignola, ormai un vero e proprio ring da combattimento. Attori protagonisti, ancora una volta, non sono Brad Pitt o Edward Norton come nella pellicola di Fincher, ma studenti minorenni appena usciti da scuola. Anzi, lo scontro è stato tutto al femminile in questo caso, tra due ragazze che non si sono risparmiate davanti alla folla radunatasi lì intorno, composta da coetanei tutti armati di cellulare, come ipnotizzati dalla scena che si parava loro davanti. A nessuno viene in mente di dividerle, sono tutti impegnati a riprendere la scena. In uno di questi video poi diffusosi tra i gruppi dei genitori si vede molto bene ciò che accade: le due ragazze, già faccia a faccia per chissà quale motivo, stanno discutendo con attorno centinaia di studenti.

Il tifo e lo scalpo

“Rissa, rissa, rissa” è il grido che si leva dai presenti. Una delle due prende l’invito alla lettera. Giusto il tempo di consegnare all’amica lì vicino il cellulare e la ragazza con jeans e felpa nera parte all’attacco sferrando colpi al volto alla coetanea, una ragazza di colore con lunghi capelli raccolti in treccine. Proprio su di queste si accanisce l’altra: la scena si sposta all’interno dei locali della stazione, le due sono a terra e l’assalitrice stringe i capelli dell’altra tirandoli con forza per più secondi. Solo ora qualcuno interviene per separarle. La ragazza si allontana in lacrime con la mano sulla testa, dolorante per i colpi ricevuti. I coetanei sono in visibilio: durante tutta la durata del combattimento ridono, incitano ed esultano a ogni colpo sferrato. Solo una ragazza, forse l’autrice delle riprese, si preoccupa di chiedere all’aggredita se stesse bene. Mentre poco distante qualcuno agita una delle treccine strappate, come fosse un trofeo.

Lì intorno badano tutti, o quasi, a filmare quello che accade, per poi mostrarlo agli amici. E anche se questo episodio forse non è diventato virale sui social, chissà tra gruppi WhatsApp e altro in quanti lo hanno visto.

La vicenda è l’ennesima di una lunga serie: per chi vive la stazione quotidianamente queste situazioni sono all’ordine del giorno, in uno scenario allarmante che preoccupa non solo i genitori. Anche se non si registrano feriti, il clima di violenza è surreale e viene da chiedersi davanti a uno smartphone cosa siano disposti a fare i giovanissimi.l