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Il mondo multipolare e il fallimento dell’euro

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Cosa ha voluto dire Donald Trump con le varie dichiarazioni rimbalzate sui media in questi giorni? I discorsi di Trump su pace, commercio, economia e mondo multipolare sono stati interpretati dalla maggior parte di giornali e media europei come un attacco personale all’Ue di Ursula von del Leyen. Così la stampa europea si è ancora una volta proposta come organo di difesa dei poteri bancari europei: reazione dovuta al fatto che la dirigenza europea non è stata tenuta in minima considerazione nei tavoli d’intesa tra Usa, Cina e Russia e, conseguentemente, con Israele, India, Brasile, Iran, Turchia e Sud Africa.

Anzi, Trump ha - d’intesa con Putin - appaltato ad Israele dialogo e controllo su vari pezzi di ciò che rimane dell’Europa: esempio i vari contratti sui servizi tecnologici che le aziende israeliane hanno siglato con stati e regioni europee. Ma non bisogna chiedersi chi abbia regione, invece è obbligatorio domandarsi chi abbia sbagliato e perché.

Iniziamo col dire che, l’attuale potere Usa non vuole guerre con Russia e Cina: semplicemente perché ha siglato accordi sulle materie prime e commerciali sulle tecnologie, accordi che varranno per i prossimi vent’anni. Bruxelles e Londra hanno tentano in più modi di sabotare le intese tra Usa ed emergenti dei Brics. Questo perché il Vecchio Continente soffre non poter più influenzare le politiche nelle ex colonie, poi Londra considera ancora la Russia un nemico naturale: visione vecchia e perdente. Motivo per cui Trump ha dialogato personalmente con Cina e Russia senza minimamente interpellare la Vecchia Europa.

Bruxelles dal canto suo, e forte dell’appoggio della City di Londra, ha creduto di poter fare brutto e cattivo tempo. Anzi, Londra e Bruxelles hanno anche iniziato a cavalcare la Nato in funzione politico-economica anti Putin e anti Trump. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, le politiche della Commissione europea hanno isolato l’Ue e chiuso l’economia del Vecchio Continente dentro le mura di una sorta di antico castello assediato; con viveri contati e moneta (l’euro) prossima al fallimento.

In pratica le politiche guerrafondaie e di rigore ambientalista della dirigenza von der Leyen hanno........

© L'Opinione delle Libertà