L’Ucraina e la scelta di De Gasperi, una lezione da ricordare
Quando pochi mesi dall’inizio della guerra, scrissi il seguente articolo: L’Ucraina vacilla non era ovviamente scontato, soprattutto quando tutto il mainstream, di tutt’altra idea! L’ho scritto, e lo ribadisco, non si entra in guerra con una superpotenza, se non sei indipendente, sia sotto il profilo economico che militare. Non si entra in guerra, quando sai che i leader politici di riferimento che ti sostengono, possono cambiare. Non si abbandona una scelta di campo in cui il tuo paese aveva scelto la neutralità, per forzare ed entrare nell’Europa e nella Nato! Anche perché, se così non fosse perché l’Ucraina ha aspettato tutto questo tempo per entrare nella Nato?
I nostri leader, come ad esempio Moro, Craxi, Andreotti pur mantenendo ottimi rapporti con gli Usa, hanno sempre creato sinergie con altri paesi, vedi Palestina ed Israele, Russia, i paesi del Medio Oriente. Ma, in realtà, i nostri erano in statisti e non teatranti prestati alla politica. Purtroppo tali scelte, sono state pagate a caro prezzo, soprattutto dalla popolazione Ucraina!
Per questo non dobbiamo meravigliarci se la trattativa per la pace è condotta attualmente da Trump, Putin e Zelensky solo spettatore. Non dobbiamo meravigliarci allo stesso modo, se l’Europa è stata messa alla finestra. La guerra in Ucraina, ha tutte altre logiche, ed è una resa di conti in realtà tra Usa e Russia.
I finanziamenti che Zelensky ha ricevuto per la sua guerra, provenienti massicciamente dagli Usa, sono stati ripagati con contratti di concessione delle risorse Ucraine, e gli americani soci al cinquanta per cento, ed a tempo indeterminato. Chi, secondo voi, ha veramente guadagnato da questo conflitto?
Se si fosse saldato l’asse tra l’Ucraina e l’Europa, la prima ricca di materie prime, la seconda sprovvista, poteva nascere una........© L'Opinione delle Libertà





















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