Papa Leone e la guerra
In occasione del giubileo dei funzionari pubblici Papa Leone XIV nel ricordare le figure di Salvo d’Acquisto e di Alcide De Gasperi precisò che la “diplomazia e la difesa nazionale sono strumenti di autentica carità”, in questo differenziandosi dal suo predecessore che in più occasioni ribadì che nessuna guerra è giusta e che l’unica cosa giusta è la pace senza fare distinzioni tra chi aggredisce e chi è costretto ad usare le armi per difendersi. La posizione di Papa Francesco era in rottura con la dottrina della “guerra giusta”, un campo di riflessione della teologia morale cristiana che stabilisce a quali condizioni la guerra sia lecita per un cristiano e secondo cui la guerra – intrapresa per riparare un torto subito o per respingere un attacco – è l’extrema ratio per risolvere una controversia tra Stati sovrani.
Pochi giorni fa, in un messaggio nel contesto della Giornata Mondiale della Pace, il Pontefice è invece uscito dai confini della doverosa difesa della Patria ed è intervenuto sulle guerre in genere, scagliandosi contro le logiche di contrapposizione che vanno al di là dei principi di legittima difesa, contro quei Paesi che vogliono aumentare le spese militari giustificandole con la diffusione della percezione della minaccia e contro il pensiero guerrafondaio........





















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