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Memorandum 2026 per il centrodestra

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tuesday

Che anno è stato il 2025! Guerre concluse, guerre che proseguono; scenari geopolitici in continua evoluzione; astri nascenti della politica internazionale e leader politici declinanti, inesorabilmente incamminatisi sul viale del tramonto. E l’Italia dov’è? È nella lista dei promossi o in quella dei bocciati? Stavolta l’abbiamo sfangata. Il sistema Paese ha guadagnato fiducia presso gli investitori stranieri, come testimoniano i punteggi lusinghieri assegnati dalle agenzie di rating all’Italia e il livello dello spread dei titoli di Stato decennali rispetto al benchmark dei bund tedeschi, in queste ore a 65,45 punti base. Mai così basso dalla crisi del 2011. Buoni i numeri sull’occupazione. Positivo l’indice di fiducia manifatturiera in Italia, “salito a 89,6 (novembre 2025) da un 88,4 rivisto al rialzo in ottobre, superando le previsioni di mercato di 88,5” (fonte: Trading economics). Eccellente la credibilità guadagnata sulla scena globale dalle performance di Giorgia Meloni. Ma non è tutto rose e fiori. Alcune problematiche permangono. Al Governo, che finora si è ben comportato, tocca di affrontare l’anno chiave dell’intera legislatura per portare a compimento in modo soddisfacente il lavoro fin qui svolto. Il che non significa realizzare pienamente il programma promesso agli elettori. Ma non è un problema, perché l’opinione pubblica capisce quando, per il concorso di circostanze esterne indipendenti dalla volontà di chi governa, non sia stata mantenuta la parola data in campagna elettorale. Nel 2026 non resta che puntare su alcuni interventi che possano fare la differenza per la vita quotidiana degli italiani. Proviamo a individuarli.

1) Il completamento della riforma fiscale. Un punto fondamentale del programma elettorale del centrodestra ha riguardato la promessa di riformare in toto il sistema fiscale. Fatica improba ma necessaria per rispondere alle istanze di giustizia contributiva espresse dai cittadini. Il Governo ha ricevuto dal Parlamento la delega per procedere alla riforma con il varo della legge del 9 agosto 2023 numero 111. Da quella data sono trascorsi poco più di due anni. Cosa è stato fatto e cosa ancora manca da fare? Il Ministero dellEconomia, che sulla materia è stato l’attore principale, esibisce con soddisfazione i risultati conseguiti. Attraverso l’approvazione di ben 16 decreti legislativi la gran parte delle misure funzionali a riformare il sistema fiscale è stata condotta in porto. Dalla........

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