La Toscana punta sulle energie rinnovabili. Sono 26 i maxi-progetti, presentati ma non ancora approvati, che consentiranno di assorbire la luce solare e convertire l’energia in elettricità. Se non ci saranno intoppi, gli impianti fotovoltaici e agrivoltaici si staglieranno in diverse zone della nostra regione: da Grosseto (anche nelle zone al confine con la provincia di Viterbo) a Livorno, da Siena a Firenze, passando per Pisa. E saranno in grado di produrre moltissima energia da una fonte rinnovabile e inesauribile: il sole.

Per intenderci: con 1 MW (che equivale a un milione di watt) si riesce ad alimentare, in media, circa 300 abitazioni. Non è difficile, quindi, immaginare la potenza dei nuovi impianti che sorgeranno in Toscana, la cui potenza varia tra i 2,24 e gli oltre 85 MW. Alcuni, poi, avranno anche un sistema di accumulo aggiuntivo: in altre parole, sarà possibile aumentare l’efficienza energetica dei nuovi impianti, ossia produrre una quantità maggiore di energia riducendo allo stesso tempo gli sprechi.

«Con l’emanazione della direttiva europea “Red II” dobbiamo cambiare marcia e anche atteggiamento – spiega Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana e responsabile nazionale paesaggio per il cigno verde – perché la co-pianificazione tra il ministero della Cultura e ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e tra governo e Regioni dovrebbe nel prossimo lustro produrre linee guida condivise per l’individuazione delle aree idonee allo sviluppo armonico delle rinnovabili sui territori. Non si tratta di aggredire il paesaggio, semmai di ripararlo, di ricucirlo, di farlo co-evolvere in modo armonico con l’esigenza sacrosanta di decarbonizzare la nostra economia. E questo non potrà avvenire domani: dovrà accadere adesso, subito».

Sì, perché secondo Legambiente burocrazia e lentezza degli iter amministrativi rischiano di dare scacco matto alle rinnovabili. «La declinazione del piano energetico europeo (RepowerEu) per la Toscana si traduce in una specifica ripartizione di potenze minime installabili per ogni anno di avvicinamento al 2030 – aggiunge Ferruzza – Sette anni, dal 2024 al 2030, avranno ciascuno un obiettivo minimo da raggiungere. Le diverse bozze del decreto ci indicano complessivamente nella cifra di 4,2 GW la potenza rinnovabile aggiuntiva da installare in Toscana, nello scenario 2030. Si tratta di uno sforzo epocale, con una media prevista di oltre 500 MW all’anno. Se questa è la posta in gioco, è chiaro che nessun territorio potrà chiamarsi fuori dalla partita. Dovremo quindi installare pannelli fotovoltaici sui tetti di tutte le nuove costruzioni, sugli edifici pubblici, nelle aree industriali e ovunque l’impatto sul paesaggio sia trascurabile. Sapendo che questo non può bastare, è importante orientare l’istallazione su altre tipologie di superfici, senza occupazione di nuovo suolo fertile, puntando soprattutto sulle grandi aree dismesse e sulle fasce di rispetto delle grandi arterie di comunicazione».

E in questa direzione, un ruolo fondamentale spetta all’agrivoltaico che potrebbe trasformarsi in una doppia opportunità. «Per quanto riguarda questo tipo di impianti – conclude il presidente di Legambiente Toscana – dovremo privilegiare innanzitutto terreni abbandonati o compromessi sul piano della resa agricola, seguendo il principio di non “sostituire” la funzionalità rurale ed evitando gli errori compiuti in passato con il fotovoltaico a terra».

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Maxi impianti fotovoltaici, boom di richieste in Toscana: la mappa dei progetti in approvazione

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06.04.2024

La Toscana punta sulle energie rinnovabili. Sono 26 i maxi-progetti, presentati ma non ancora approvati, che consentiranno di assorbire la luce solare e convertire l’energia in elettricità. Se non ci saranno intoppi, gli impianti fotovoltaici e agrivoltaici si staglieranno in diverse zone della nostra regione: da Grosseto (anche nelle zone al confine con la provincia di Viterbo) a Livorno, da Siena a Firenze, passando per Pisa. E saranno in grado di produrre moltissima energia da una fonte rinnovabile e inesauribile: il sole.

Per intenderci: con 1 MW (che equivale a un milione di watt) si riesce ad alimentare, in media, circa 300 abitazioni. Non è difficile, quindi, immaginare la potenza dei nuovi impianti che sorgeranno in Toscana, la cui potenza varia tra i 2,24 e gli oltre 85 MW. Alcuni, poi, avranno anche un sistema di accumulo aggiuntivo: in altre parole,........

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