Per alcuni è un’odissea, per altri un percorso a ostacoli tra appuntamenti non disponibili e logoranti attese fino a un massimo di sei mesi. È diventata una missione (quasi) impossibile riuscire a rinnovare il passaporto o richiederne uno per la prima volta. E alla fine i più, esasperati, dicono addio alle vacanze all’estero con una perdita stimata, per le agenzie di viaggio, di 42 milioni di euro all’anno. In Toscana, come nel resto d’Italia, regna il caos. Sì, perché in teoria sarebbe facile: basta collegarsi da casa al portale “Agenda passaporto” e richiedere un appuntamento per il rilascio del documento per l’espatrio in una Questura o in un Commissariato sulla base della residenza. Il problema, però, è la pratica perché riuscire a prendere quell’appuntamento non è affatto scontato. Anzi.
La prova sul campo
Il Tirreno martedì 5 marzo ci ha provato e il risultato evidenzia un quadro in generale molto critico con qualche (rara) eccezione. Nelle Questure di Lucca, Pistoia e Prato e nei Commissariati di Viareggio, Montecatini, Cecina e Rosignano non risultava disponibile alcun appuntamento; in alcune città invece, come ad esempio Pontedera e Carrara, la possibilità di prenotare c’è, ma non prima di sei mesi. È vero, anche alcune “isole felici” ci sono, ma si contano sulle dita di una mano.
Gli open day
Per non parlare degli open day, le aperture straordinarie degli uffici Passaporti in cui i cittadini possono presentarsi senza alcuna prenotazione. Il risultato? Persone che si affollano davanti ai cancelli della Questura ancora prima dell’apertura con la speranza di riuscire a ottenere il documento nelle due settimane successive.
Dopo il Covid
Emanuele Viciani, segretario regionale del Sindacato autonomo di polizia (Sap) della Toscana, spiega che tutto è iniziato dopo il Covid quando, finite le restrizioni legate alla pandemia, è esplosa la voglia di viaggiare e di esplorare il mondo. «La situazione della nostra regione è dovuta alla grande mole di richieste che gli uffici stanno ricevendo superate le fasi clou della pandemia – spiega Viciani – In un’ottica generale ha influito anche la Brexit: prima, infatti, per raggiungere l’Inghilterra bastava la carta d’identità, ora invece serve il passaporto. E il Regno Unito è da sempre una delle mete più gettonate». A questi aspetti, però, si aggiunge il tema della carenza di personale nelle Questure e nei Commissariati toscani. «In alcune realtà, dove la coperta è particolarmente corta, basta un’assenza straordinaria, come una malattia, per mettere in difficoltà l’intero sistema costringendo a “dirottare” i colleghi dell’ufficio su un’altra emergenza – conclude Viciani – Il problema è che le nostre Questure svolgono tutta una serie di attività amministrative che, di fatto, non sono compiti di polizia e potrebbero svolgere i Comuni o le Prefetture».

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Caos passaporti, in Toscana mesi di attesa per un appuntamento: cosa sta succedendo e il perché dei ritardi

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06.03.2024

Per alcuni è un’odissea, per altri un percorso a ostacoli tra appuntamenti non disponibili e logoranti attese fino a un massimo di sei mesi. È diventata una missione (quasi) impossibile riuscire a rinnovare il passaporto o richiederne uno per la prima volta. E alla fine i più, esasperati, dicono addio alle vacanze all’estero con una perdita stimata, per le agenzie di viaggio, di 42 milioni di euro all’anno. In Toscana, come nel resto d’Italia, regna il caos. Sì, perché in teoria sarebbe facile: basta collegarsi da casa al portale “Agenda passaporto” e richiedere un appuntamento per il rilascio del documento per l’espatrio in una Questura o in un Commissariato sulla base della residenza. Il problema,........

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