PONTEDERA. Da una parte ha visto la propria attività invasa dall’acqua, dall’altra parte ha ricevuto solidarietà trasversale dai suoi clienti e dal mondo dell’editoria. Nella sua libreria “Ubik Roma Pontedera” in via della Misericordia, nel centro della Città della Vespa, giovedì sera c’erano sessanta centimetri di acqua. Nelle ore successive la titolare Chiara Argelli è stata aiutata da altre colleghe libraie arrivate da altre librerie, come se tutte facessero parte di un’unica famiglia, quella di chi vende e consiglia libri soprattutto per passione. Perché la libreria – come racconta Chiara Argelli – «è in primis uno spazio aperto e un presidio culturale della comunità e per la comunità».

A Pontedera il meteo ha colpito duramente, col centro che è diventato in poche decine di minuti una maxi piscina a cielo aperto. «Sono riuscita per fortuna a portare al primo piano i libri, però al piano terra c’erano tutti i giochi per bambini che sono stati presi in pieno dall’acqua; li stiamo asciugando e provveremo a venderli una volta tolti dalle scatole rovinate», dice Chiara, che difficilmente dimenticherà quei momenti. «È stato pauroso – continua a raccontare –: fuori pioveva fortissimo e l’acqua iniziava a salire; sul momento ero tranquilla, perché comunque non riusciva a passare dalla porta. Solo che a un certo punto l’acqua ha iniziato a uscire dal pavimento, come se zampillasse; lì mi sono impaurita e ho iniziato a portare al primo piano tutti i libri, cercando di salvare il salvabile. Solo che mi trovavo coi piedi nell’acqua con l’elettricità ancora attiva, non sapevo cosa mi sarebbe potuto accadere. Fuori invece c’era un fiume d’acqua e non capivo da dove arrivasse; era tutto deserto, ho chiamato i soccorsi ma non è arrivato nessuno. Così, quando in negozio c’erano sessanta centimetri d’acqua, sono scappata; per fortuna sono riuscita a salvare i libri, perché se avessi dovuto buttare tutto poi avrei rischiato di chiudere. Ora dovrò capire cosa potrò fare per rientrare dei danni, se ci arriveranno aiuti dalle istituzioni o no».

Superata la fase più critica dell’emergenza – quella di giovedì pomeriggio – Chiara Argelli ha ricevuto molta solidarietà: «Mi hanno chiamata scrittori, editori, clienti: non me l’aspettavo. E sono venute altre libraie a darmi a mano per ripulire, questo è stato veramente bello. Da questo punto di vista sono felice perché la mia idea di libreria era quella di un luogo aperto dove fare tante iniziative, per i bambini e per gli adulti; aver ricevuto così tanto aiuto subito dopo mi dimostra che se le cose le fai col cuore poi qualcosa indietro ti ritorna». La libreria è rimasta chiusa venerdì e sabato ma già da domani (lunedì) tornerà ad aprire le proprie porte alla clientela e a riproporre progetti e iniziative per promuovere il valore della lettura.


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QOSHE - I libri in salvo dall’alluvione. La titolare: affetto commovente - Marco Sabia
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I libri in salvo dall’alluvione. La titolare: affetto commovente

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05.11.2023

PONTEDERA. Da una parte ha visto la propria attività invasa dall’acqua, dall’altra parte ha ricevuto solidarietà trasversale dai suoi clienti e dal mondo dell’editoria. Nella sua libreria “Ubik Roma Pontedera” in via della Misericordia, nel centro della Città della Vespa, giovedì sera c’erano sessanta centimetri di acqua. Nelle ore successive la titolare Chiara Argelli è stata aiutata da altre colleghe libraie arrivate da altre librerie, come se tutte facessero parte di un’unica famiglia, quella di chi vende e consiglia libri soprattutto per passione. Perché la libreria – come racconta Chiara Argelli – «è in primis uno spazio aperto e un presidio culturale della comunità e per la comunità».

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