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PISA. I mondi di Andrea piangono, chi in silenzio, chi vorrebbe urlare. C’è chi saluta il collega educato e preparato, chi l’amico, il compagno di banco, il tifoso del Pisa, la persona attenta alle cose della vita. Tutti, il giorno dopo il dramma che ha commosso Pisa, Cascina e tutta la provincia, ricordano quel ragazzo che con la telecamera e un microfono in mano si fa strada nel presente provando a costruire un futuro: l’amore per Sofia, il sogno di una casa, e quel pancione che ha visto crescere per troppo poco tempo, ma che resterà la sua impronta sul futuro.

È per cercare di non spezzare ancora di più il sogno interrotto di Andrea, scomparso a soli 34 anni, che le persone che gli volevano bene hanno deciso di ricordarlo aiutando la moglie, che al Tirreno ha fatto alcuni mesi di stage, e il figlio che verrà. L’idea è stata lanciata dai colleghi di 50 canale. Chiunque volesse donare può farlo. L’Iban sul quale fare l’offerta è: IT22A0842513700000031551088 intestato a Sofia Casablanca e Andrea Pardini con la causale “In ricordo di Andrea”.

Per il momento la data del funerale non è stata ancora fissata, perché la famiglia ha chiesto – dopo il via libera della Procura – un esame diagnostico per capire se il trentaquattrenne avesse una patologia, ad esempio cardiaca, che nessuno gli aveva diagnosticato prima. Fatto questo accertamento, sarà fissata la data per l’ultimo saluto.

Decine, fin dalle prime ore del mattino, i ricordi che istituzioni e amici hanno voluto dedicare ad Andrea. Quello forse più toccante però lo ha fatto in un video il direttore di 50 canale Stefano Ceccarelli a nome di tutta la redazione: «C’è una immagine – dice – tra le tante che in questo momento, mi tornano alla mente nel ricordare Andrea: Andrea, in un sala di montaggio della redazione, al rientro da un servizio in esterna: lo sguardo, solo apparentemente, perso davanti al computer. Manca poco all’edizione del telegiornale e chi conduce si chiede se il servizio sarà pronto in tempo. E io che sono sicuro che lo sarà. Non solo, sarà un servizio ben fatto, come si dice in gergo, con il senso della notizia. È difficile ricordare chi ha condiviso per tanti anni lo stesso luogo di lavoro e se ne è andato, improvvisamente, a soli 34 anni: Andrea era arrivato giovane a 50 Canale, lo avevamo già conosciuto e apprezzato all’ufficio stampa del Comune di Pisa. Prima la collaborazione, poi il lavoro regolare in redazione: era cresciuto ed era diventato una garanzia, un punto di riferimento. In un lavoro dove spesso serve un po’di sfrontatezza aveva saputo vincere la sua timidezza. Ma continuava a chiedere di essere ulteriormente messo alla prova, dai servizi, alle dirette, alla conduzione dei notiziari».

Un attimo di pausa, per trattenere le lacrime. «Gli piaceva questo lavoro e lo faceva con passione. Si stava preparando ad un traguardo importante per chi fa questo mestiere, l’esame nazionale di idoneità professionale: e avevamo condiviso con lui questa gioia. Sono tanti i messaggi che oggi abbiamo ricevuto: dal mondo politico a quello sindacale, dalle associazioni ai tanti colleghi di altre testate, e in tutti ricorre una parola: disponibilità. Ecco Andrea lo era, disponibile, mite e con una grandissima sensibilità. In questo momento difficile – conclude il direttore di 50 canale – mandiamo il nostro primo pensiero alla moglie Sofia, alla sorella Irene, ai genitori Maria Cristina e Roberto. Ciao Andrea». E noi con voi.

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QOSHE - La morte di Andrea Pardini, l’appello: «Adesso aiutiamo Sofia e il loro bambino» - Federico Lazzotti
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La morte di Andrea Pardini, l’appello: «Adesso aiutiamo Sofia e il loro bambino»

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06.12.2023

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PISA. I mondi di Andrea piangono, chi in silenzio, chi vorrebbe urlare. C’è chi saluta il collega educato e preparato, chi l’amico, il compagno di banco, il tifoso del Pisa, la persona attenta alle cose della vita. Tutti, il giorno dopo il dramma che ha commosso Pisa, Cascina e tutta la provincia, ricordano quel ragazzo che con la telecamera e un microfono in mano si fa strada nel presente provando a costruire un futuro: l’amore per Sofia, il sogno di una casa, e quel pancione che ha visto crescere per troppo poco tempo, ma che resterà la sua impronta sul futuro.

È per cercare di non spezzare ancora di più il sogno interrotto di Andrea, scomparso a soli 34 anni, che le persone che gli volevano bene hanno deciso di ricordarlo aiutando la moglie, che al Tirreno ha fatto alcuni mesi di stage, e il figlio che verrà. L’idea è stata lanciata dai........

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