Cena degli 80 anni dell’Onu, la firma è dello chef bolognese Casadei Massari: “Un menù per sentirsi casa. In tavola tutta la mia terra”
Bologna, 14 dicembre 2025 – Lo chef Michele Casadei Massari firma la cena degli 80 anni dell’Onu, portando la sua Italia (e la sua Emilia-Romagna) al grande tavolo del gala annuale dell’Unca, l'associazione dei giornalisti accreditati all’organizzazione mondiale per la pace.
Un evento che, per la prima volta, ha riempito con 360 commensali – tra diplomatici e giornalisti – il Palazzo di Vetro di New York, nel quale la cucina italiana, a solo qualche giorno dalla sua inclusione nel Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’Unesco, ha fatto da ponte per “unire tutti a tavola con il piacere di stare insieme. Perché il grande sistema della cucina italiana accoglie tutti”, come spiega Casadei Massari, reduce di una cena che, a distanza di due giorni, ancora lo emoziona.
Il menù ideato e poi realizzato dallo chef Casadei Massari, nato a Riccione ma bolognese d’adozione da tutta la vita, con “la mia brigata di Lucciola (ristorante a New York fondato dallo chef con Alberto Ghezzi, anche wine director, ndr) “, ha permesso a ogni cultura di immergersi e ritrovarsi in un menù che sprigiona sapori e odori di casa. Una casa che, per ognuno dei presenti, è diversa ed etichetta le prelibatezze culinarie che il nostro patrimonio globale offre con nomi diversi. E in questa multiculturalità, la bellezza della cucina è stata proprio quella del ritrovarsi tutti uguale. La cena dal titolo ‘Eighty no Hate’, un gioco di parole che rimanda a un panino proposto anni fa dallo chef e ricorda l’obiettivo dell’Onu, è iniziata con ‘Let’s Break Bread’ cioè “un cesto che conteneva pane proveniente da tutto il........© il Resto del Carlino





















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