Giulia Temin, nata e cresciuta a Milano, racconta il terrore nelle chat, dopo gli attacchi di Hamas: "Abbiamo letto le richieste di aiuto senza poter fare nulla per aiutarli. Terrificante"

Venite a salvarci”. All’alba del Sabato Nero, il 7 ottobre, Giulia Temin ha vissuto il terrore di Hamas attraverso le notifiche del gruppo whatsapp del kibbutz Holit, dove lei a 19 anni è andata a vivere da volontaria e si è innamorata dei paesaggi, della vita agricola, della comunità e poi dell’uomo che è diventato suo marito. “Li sentiamo dentro casa”. Dentro una comunità di 54 famiglie che vivevano vicino al confine con l’Egitto e Gaza. Quel sabato avrebbe dovuto andare anche lei a Holit, dove una comunità pacifica aveva costruito un’oasi agricola nel deserto del Negev circondata da alberi di limone. E invece è rimasta a Tel Aviv con il marito e il figlio perché il destino è segnato da piccole scelte, talvolta banali, che possono fare la differenza fra la vita e la morte, soprattutto se si vive in Israele.

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QOSHE - I messaggi del 7 ottobre dal kibbutz Holit: “Venite a salvarci” - Cristina Giudici
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I messaggi del 7 ottobre dal kibbutz Holit: “Venite a salvarci”

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24.11.2023

Giulia Temin, nata e cresciuta a Milano, racconta il terrore nelle chat, dopo gli attacchi di Hamas: "Abbiamo letto le richieste di aiuto senza poter fare nulla per aiutarli. Terrificante"

Venite a salvarci”. All’alba del Sabato Nero, il 7 ottobre, Giulia Temin ha vissuto il........

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