Mai così pochi iraniani hanno legittimato i seggi come in queste elezioni, le prime da quando è morta Mahsa Amini. Una sconfitta eloquente per gli ayatollah al potere dalla Rivoluzione islamica del 1979

Per quasi mezzo secolo la Repubblica islamica ha spiegato al mondo che la sua democrazia illiberale funziona così: c’è una selezione preventiva e rigida dei candidati, ma poi il gran numero di persone che si mette in fila per scegliere uno tra quelli ammessi è la prova che il sistema funziona – sono le folle di iraniani alle urne a legittimarlo. Ieri ci sono state le prime elezioni in Iran da quando è morta Mahsa Amini e dalla protesta Jin, Jiyan, Azadi (Donna, vita, libertà) e nella capitale Teheran ha votato il venti per cento degli aventi diritto. La partita non si giocava sui nomi dei vincitori e dei vinti, ma tutta sui numeri dell’affluenza. E Ali Khamenei l’ha persa. La Guida suprema ha passato il mese di febbraio a ripetere in ogni sede: “Andate a votare”. Ieri si votava per rinnovare il Parlamento e l’Assemblea degli esperti, quella che decide il nuovo leader in caso di morte della Guida, che ha 84 anni.

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QOSHE - In Iran vince il partito del boicottaggio contro l'appello alla mobilitazione di Khamenei - Cecilia Sala
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In Iran vince il partito del boicottaggio contro l'appello alla mobilitazione di Khamenei

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02.03.2024

Mai così pochi iraniani hanno legittimato i seggi come in queste elezioni, le prime da quando è morta Mahsa Amini. Una sconfitta eloquente per gli ayatollah al potere dalla Rivoluzione islamica del 1979

Per quasi mezzo secolo la Repubblica islamica ha spiegato al mondo che la sua democrazia illiberale funziona così:........

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