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Qatargate, parla l'ex vicepresidente del Parlamento europeo: «Le fughe di notizie non erano casuali: erano funzionali, sin dall’inizio, a costruire una presunzione di colpevolezza»

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20.12.2025

«Questo caso ha visto di tutto: occultamento di prove, estorsione di dichiarazioni, violazione dell’immunità parlamentare, parzialità giudiziaria, abuso della custodia cautelare, arresti eseguiti per finalità puramente investigative. E le fughe di notizie non erano casuali: erano funzionali, sin dall’inizio, a costruire una presunzione di colpevolezza». A parlare in esclusiva al Dubbio è Eva Kaili, ex vicepresidente del Parlamento europeo, il “volto” della presunta vicenda di corruzione nel cuore del Parlamento europeo che, a tre anni dagli arresti, è ferma al palo. Proprio grazie alle denunce e alle indagini difensive di Kaili e di suo marito Francesco Giorgi, ex assistente parlamentare, sono emersi particolari inquietanti sui metodi della giustizia belga. A partire dalla “squadra Medusa”, il gruppo costituito dai poliziotti dell’ufficio anticorruzione e dai principali giornalisti investigativi del Belgio, che il giorno prima degli arresti avevano già pronti gli articoli per la pubblicazione, quando l’operazione non era ancora scattata.


Sono passati esattamente tre anni dagli arresti: il processo non è mai iniziato, ma grazie anche alle vostre denunce è emerso un processo parallelo a quello giudiziario, con una costruzione mediatica della vicenda. Vuol dire che questo scandalo è frutto di una manipolazione?
Le fughe di notizie esistono in molti contesti giudiziari. Nel nostro caso, però, non erano episodiche né casuali: erano sistematiche, selettive e funzionali alla costruzione di una presunzione di colpevolezza fin dall’inizio. Titoli, bersagli e narrazione risultavano chiaramente definiti a monte. Tutto ciò che è seguito è stato un tentativo continuo di piegare i fatti a una storia già scritta. Non immaginavo che le nostre denunce avrebbero fatto emergere l’esistenza di una vera e propria “terra di mezzo” tra giustizia, media e potere.


C’è stato un momento specifico in cui ha capito che la copertura mediatica e le fughe di........

© Il Dubbio