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L’eurodeputata dem dopo la revoca dell’immunità nel caso Qatargate: «Ignorate le prove, aperto un precedente pericoloso per il Parlamento europeo»

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20.12.2025

Alessandra Moretti, eurodeputata dem, indagata dalla procura belga nel caso Qatargate. L’Eurocamera ha accolto la richiesta di revoca della sua immunità. Lei lo ha definito un voto politico. Ma come interpreta la scelta del M5S di votare come il centrodestra e sfaldare il campo largo?

Che si sarebbe trattato di un voto politico lo avevano chiarito gli esponenti di Fratelli d’Italia subito dopo il voto in Juri. E infatti, nonostante io avessi prodotto documenti che smentivano le circostanze che mi venivano attribuite, non si è entrati nel merito, ma si è fatto un ragionamento politico. Ciò a scapito dell’istituto dell’immunità parlamentare, che non protegge il singolo, non regala l’impunità, ma difende la libertà, l’indipendenza e l’autonomia del Parlamento. In Commissione Juri avevo evidenziato non soltanto che nel mio fascicolo c’erano delle circostanze false, ma che la magistratura stava invadendo il campo della politica andando a giudicare le mie scelte per rispondere ad un teorema secondo il quale il Parlamento europeo è, a prescindere, un luogo di corruzione. Per quanto riguarda la scelta del M5S, i colleghi sono stati con me molto solidali e mi hanno espresso sempre grande stima, grande vicinanza. Si sono anche battuti in Commissione Juri. Quindi non capisco il loro voto. Lo rispetto, perché il voto va sempre rispettato, ma faccio fatica a comprenderlo.

Tornando indietro di tre anni, con l’allora vicepresidente Eva Kaili il Parlamento fu meno coraggioso e perfino il suo gruppo all’epoca la “scaricò”. Cos’è successo nel frattempo?

Quello che è successo nel 2022 ha rappresentato uno shock per tutto il gruppo socialista, per il Pd e per tanti colleghi del Parlamento........

© Il Dubbio