Per gli avvocati dell’ex presidente è una strategia legittima di fronte alle derive della giustizia-show
Oltre centomila copie vendute in sette giorni. Le Journal d’un prisonnier non è soltanto un successo editoriale «strabiliante» per usare l’espressione dell’editore Fayard: è un atto di pubblica difesa da parte dell’imputato più celebre di Francia, una atto di difesa mediatica.
Nicolas Sarkozy, condannato in primo grado per l’affaire dei finanziamenti libici alla campagna del 2007, racconta i ventuno giorni trascorsi nel carcere parigino della Santé da prigioniero speciale.
Lo stile è asciutto, concreto, e si concentra sulla quotidianità del detenuto numero 320 535: l’isolamento per ragioni di sicurezza dovute al suo status di ex presidente, le ore di scrittura che diventeranno poi il libro, l’attività fisica nonostante il mal di schiena, i pasti frugali, le notti disturbate dalle urla, i colloqui con la famiglia. Sarko racconta anche l’incontro all’Eliseo con Emmanuel Macron pochi giorni prima dell’incarcerazione, la successiva telefonata del presidente........





















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