Con l'avvio della nuova edizione, il Festival di Sanremo si conferma non solo come una celebrazione della musica ma anche come un evento chiave per il settore pubblicitario. Amadeus ha guidato la serata inaugurale verso un successo clamoroso, attestato da dati Auditel eloquenti: la prima serata è stata seguita da una media di 10,6 milioni di telespettatori, raggiungendo un share del 65,1% e consolidando la posizione di Sanremo come fenomeno di massa.

La Rai, sfruttando questo potenziale, ha proposto un listino prezzi per la pubblicità che varia significativamente, con costi che vanno dai 582.000 euro per spot di breve durata fino a 2,38 milioni di euro per telepromozioni nei momenti clou, riflettendo una strategia di marketing calibrata per ottimizzare la visibilità. Questa politica ha portato a incassi record per l'edizione 2023, con un guadagno di circa 50 milioni di euro dalla pubblicità, superando i 42 milioni dell'anno precedente.

Per il quinto anno consecutivo alla guida del Festival, Amadeus ha percepito un compenso di 350 mila euro, cifra che riflette il suo impegno nella direzione artistica e organizzativa dell'evento, nonostante sia inferiore rispetto alle edizioni passate. I co-conduttori ricevono circa 25.000 euro a serata, mentre figure come Roberto Bolle e Giovanni Allevi hanno preferito mantenere riservatezza sugli accordi economici. Russell Crowe, partecipando a proprie spese come ospite musicale, ha mostrato un apprezzamento artistico e personale per il festival che trascende le considerazioni finanziarie

I 30 artisti in gara beneficiano di un supporto economico complessivo di 53.000 euro per affrontare le spese del loro progetto musicale, con una quota fissa di 3.000 euro ciascuno e un extra per la serata dei duetti. Anche senza un premio in denaro per il vincitore, la visibilità conseguita promette vantaggi economici notevoli, dalle vendite di dischi alla popolarità sui social.

A tal proposito, il presidente della FIMI ha sollevato la questione dei cachet, auspicando un aumento per riflettere meglio le spese organizzative che possono superare i 100.000 euro per una major.

In conclusione, nonostante i numeri possano stupire, il vero valore aggiunto di Sanremo si annida nell'immateriale: cultura, emozione, simbolismo, elementi che giustificano ampiamente l'investimento. Il Festival trascende la sua natura puramente musicale per diventare un simbolo potente della cultura italiana, influenzando non solo l'industria musicale ma anche quella pubblicitaria, il turismo e l'immagine dell'Italia nel mondo.

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Sanremo. Oltre la musica, un affare d'oro per il mercato pubblicitario

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08.02.2024

Con l'avvio della nuova edizione, il Festival di Sanremo si conferma non solo come una celebrazione della musica ma anche come un evento chiave per il settore pubblicitario. Amadeus ha guidato la serata inaugurale verso un successo clamoroso, attestato da dati Auditel eloquenti: la prima serata è stata seguita da una media di 10,6 milioni di telespettatori, raggiungendo un share del 65,1% e consolidando la posizione di Sanremo come fenomeno di massa.

La Rai, sfruttando questo potenziale, ha proposto un listino prezzi per la pubblicità che varia significativamente, con costi che vanno dai 582.000 euro per spot di breve durata fino a 2,38 milioni di euro per........

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