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1. Castello D’Albertis – Museo delle Culture del Mondo

Straordinario punto panoramico sulla città e sul golfo, il castello fu dal 1892 la splendida dimora del capitano Enrico Alberto D’Albertis, che lo lasciò al Comune di Genova insieme alle collezioni e alle fotografie provenienti dai suoi viaggi per mare e per terra. Lo caratterizza uno stile neogotico che, unito al fascino per l’esotico e ai rimandi esoterici, lo rende unico in Italia. Oggi la dimora, con la sala colombiana, lo sfarzoso salotto turco e la sobria cabina nautica, ci racconta l’avventurosa vita del capitano grazie agli arredi originali, ai trofei di caccia, ai volumi della biblioteca, alle ricche decorazioni alle pareti. L’intera struttura costituisce una vera scoperta sia per l’architettura – con il bastione cinquecentesco riportato alla luce e gli interni ispirati all’Alhambra – che per l’ambientazione e le collezioni. Tante le mostre, così come le attività di approfondimento sul castello e sulle popolazioni esposte in un piano nuovo con un originale allestimento inclusivo; inoltre talvolta di sera, soprattutto d’estate, vengono organizzate visite ai passaggi segreti.

2. Palazzi dei Rolli

La magnificenza dei Palazzi dei Rolli non si esaurisce nei più famosi presenti lungo via Garibaldi (Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Tursi, dove si trovano le celebri Sale Paganiniane. Esiste, infatti, un vero e proprio Sistema dei Palazzi dei Rolli, sito UNESCO, costituito da strutture barocche e rinascimentali con spettacolari scalinate all’ingresso, cortili e logge sui giardini, interni decorati con stucchi e affreschi. Si tratta del lascito delle grandi famiglie genovesi, che attraverso le proprie sontuose abitazioni facevano sfoggio di potere, influenza, ricchezza. Questa sorta di sfida tra chi brillava di più ha abbellito l’intera città per i secoli a venire, grazie a incredibili dimore oggi adibite per lo più a musei, pinacoteche, location di eventi significativi. La scorsa edizione dei Rolli Days – durante la quale i palazzi erano aperti al pubblico e accoglievano iniziative tematiche – è stata dedicata ai libri, in occasione del titolo di Capitale Italiana del Libro. Dal 19 al 21 gennaio 2024 si terrà invece la prima edizione invernale dei Rolli Days, declinata in termini di sacro e profano. A Palazzo Lomellino è visitabile la mostra Library at night, ma ricordiamo anche Rolli Experience, un’offerta che comprende visite ai Palazzi dei Rolli, pernottamenti e pasti nelle strutture, tra cui una cena di gala.

3. Biblioteca Lercari a Villa Imperiale Cattaneo

Occorre uscire dal centro storico e dirigersi verso San Fruttuoso per raggiungere quello che è un vero e proprio tesoro nascosto di Genova. La Biblioteca Lercari – che contiene oltre diecimila volumi tra libri contemporanei e antichi, con una sezione dedicata al dialetto genovese e un’altra alla storia locale – si trova infatti in una delle dimore più belle della città. All’esterno Villa Imperiale Cattaneo accoglie i visitatori con un ampio parco aperto a tutti, dove è possibile passeggiare o sedersi per rilassarsi nella natura. Una volta entrati si resterà stupiti nello scoprire che i soffitti sono interamente affrescati, con scene bibliche e mitologiche in perfette condizioni grazie a recenti restauri. Tra i molti saloni presenti menzioniamo quello principale, per lo più utilizzato a fini di studio, mostre ed eventi, dove domina il gigantesco affresco realizzato da Luca Cambiaso, dal titolo Il ratto delle Sabine. Il nostro suggerimento è quello di prenotare una delle visite guidate mensili, che raccolgono sempre un enorme consenso.

4. Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone

Ecco un altro tesoro poco conosciuto persino dagli stessi genovesi, sebbene la sua rilevanza sia mondiale, dal momento che da qui partono prestiti per esposizioni internazionali. La figura chiave che diede avvio al tutto è quella di Edoardo Chiossone, un ligure dall’innato talento artistico oggi considerato tra i principali disegnatori di banconote al mondo. Chiamato a curare il restyling delle carte valori dell’impero giapponese, divenne una personalità illustre dell’epoca e non fece mai più ritorno in Italia, ma quando morì lascio la sua grande collezione di reperti e opere d’arte orientale al Comune di Genova per realizzarvi il museo che oggi vediamo. Al suo interno si trovano pezzi unici come statue, porcellane, dipinti, armature, gioielli, maschere, elementi di arredo, un’ampia gamma di stampe ukiyoe di famosi autori giapponesi, oltre ovviamente ai bozzetti preparatori delle banconote ideate da Chiossone. Alla ricca esposizione permanente disposta su tre piani si aggiungono mostre temporanee a tema.

5. Villa e parco Durazzo Pallavicini

Anche in questo caso ci allontaniamo dal centro storico per raggiungere un luogo unico, dove ad aspettare il visitatore c’è un’immensa area verde che si sviluppa lungo il pendio della collina. Il parco, un’eccellenza nell’ambito del giardino storico-romantico europeo, fu realizzato tra il 1840 e il 1846 dall’architetto Michele Canzio, a cui venne commissionato dal marchese Ignazio Alessandro Pallavicini. Gli otto ettari di terreno divennero così un racconto teatrale con un prologo, un antefatto, tre atti e infine un esodo: vista la complessità della simbologia e dei significati nascosti, consigliamo di prenotare una visita guidata o almeno di munirsi dell’audioguida a disposizione degli ospiti all’ingresso. Tra gli elementi degni di nota menzioniamo il Viale delle Camelie, l’Arco di Trionfo, il Castello e il Mausoleo del Capitano, il Tempio di Diana che si erge al centro di un laghetto ed è una delle aree più belle d’intero parco, il Tempio di Flora, il Chiosco delle Rose, il Labirinto e l’area del Lago Vecchio con la sorgente. L’esperienza storico-culturale e al contempo paesaggistico-botanica, ma anche meditativo-filosofica, non vi lascerà delusi.

QOSHE - 5 tesori nascosti da scoprire a Genova - Chiara Giacobelli
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5 tesori nascosti da scoprire a Genova

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02.12.2023
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1. Castello D’Albertis – Museo delle Culture del Mondo

Straordinario punto panoramico sulla città e sul golfo, il castello fu dal 1892 la splendida dimora del capitano Enrico Alberto D’Albertis, che lo lasciò al Comune di Genova insieme alle collezioni e alle fotografie provenienti dai suoi viaggi per mare e per terra. Lo caratterizza uno stile neogotico che, unito al fascino per l’esotico e ai rimandi esoterici, lo rende unico in Italia. Oggi la dimora, con la sala colombiana, lo sfarzoso salotto turco e la sobria cabina nautica, ci racconta l’avventurosa vita del capitano grazie agli arredi originali, ai trofei di caccia, ai volumi della biblioteca, alle ricche decorazioni alle pareti. L’intera struttura costituisce una vera scoperta sia per l’architettura – con il bastione cinquecentesco riportato alla luce e gli interni ispirati all’Alhambra – che per l’ambientazione e le collezioni. Tante le mostre, così come le attività di approfondimento sul castello e sulle popolazioni esposte in un piano nuovo con un originale allestimento inclusivo; inoltre talvolta di sera, soprattutto d’estate, vengono organizzate visite ai passaggi segreti.

2. Palazzi dei Rolli

La magnificenza dei Palazzi dei Rolli non si esaurisce nei più famosi presenti lungo via Garibaldi (Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Tursi, dove si trovano........

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