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Il musicista e la malattia L’anima più libera di Giovanni Allevi, lezione di umanità

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08.02.2024

La malattia non è mai un dono. Perché non puoi amare chi ti fa piegare in due dal dolore, chi ti toglie il respiro, chi ti fiacca i muscoli dell’anima. Nelle forme più gravi l’angoscia è così forte che non riesci neppure a piangere. E con i capelli che cadono, allo specchio non sembri neanche tu. Però è proprio in quel momento, quando fatichi a ritrovarti e tutto ti sembra estraneo, che si gioca il tuo rapporto con la sofferenza, la decisione di diventarne schiavo o di allearti con lei, sapendo peraltro che cercherà di fregarti a ogni passo. La sfida passa per il riconoscersi in quell’estraneo che porta il tuo nome e cognome. «Com’è liberatorio essere sé stessi», ha detto Giovanni Allevi a Sanremo scoprendo la nuvola di ricci, ingrigiti dalle terapie, nascosta sotto un berretto.

Lui il cammino dentro il buio più nero, il percorso........

© Avvenire


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