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«Dal prossimo mese di gennaio sparisce la tutela ma non spariscono le tutele perché rimane un’autorità di settore che regola tutto il mercato e che sanziona chi non si comporta secondo le regole». È molto chiaro Piergiacomo Sibiano, responsabile affari istituzionali e regolatori di Illumia, società attiva nel mercato libero dell’energia. Tempi ha chiesto al manager di fare il punto sul mancato rinnovo da parte del governo del cosiddetto mercato a maggior tutela, al quale si rivolgono ancora un buon numero di consumatori.

Sibiano, in questi giorni non sono mancate le polemiche politiche su questo tema: il mancato rinvio sembra aver stupito davvero un po’ tutti.

Stiamo parlando di una riforma del 2017 impostata dall’allora ministro Carlo Calenda, quindi c’è già stato un rinvio di 6 anni. È una riforma attesa e più o meno coscientemente portata avanti da tutti i governi che si sono succeduti, ma ora bisogna fare un passo avanti anche perché, come sempre, ogni ulteriore rinvio crea confusione nel consumatore.

Piergiacomo Sibiano, responsabile affari istituzionali e regolatori di Illumia

In cosa si differenziano i due mercati, quello cosiddetto tutelato e quello invece non tutelato?

Non esiste un mercato tutelato e uno non tutelato, esiste un mercato nel quale a decidere il prezzo è l’Autorità per l’energia ed esiste il mercato libero che, proprio in quanto tale, vede il prezzo definito dall’accordo fra cliente e fornitore. Proprio per questa ragione anche il mercato libero è tutelato, perché l’Autorità definisce le condizioni di questo accordo e sanziona i trasgressori.

L’Arera, l’Autorità competente, vigila comunque.

È proprio nel mercato libero che sono nate le tutele ed è proprio per questo che è nata l’Autorità: da un lato per promuovere la concorrenza e dall’altro per tutelare il consumatore.

Però esistono differenze di prezzo talvolta anche marcate tra i due mercati.

Questo perché, se l’Autorità aggiorna il prezzo a maggior tutela ogni tre mesi, gli operatori invece hanno sempre cercato di mettere a punto un’offerta a prezzo fisso per tutto l’anno. I riferimenti su cui questo prezzo si forma sono i medesimi, il mercato europeo, e la differenza la fanno da un lato la media dei prezzi nel periodo, dall’altro la capacità di spuntare sul mercato i prezzi più bassi. Le offerte più vantaggiose esistono nel mercato libero e lo certifica la stessa Arera: in un anno di crisi come il 2022, e potendo contare su una struttura a prezzo fisso, la stessa Autorità ha stimato in 282 euro al megawattora il prezzo medio del mercato libero a fronte di 402 euro al megawattora nel mercato a maggior tutela. Un risparmio complessivo per i consumatori di 4 miliardi di euro.

Chi sono i consumatori che rientrano nel mercato libero e quelli del mercato tutelato?

Nel mercato tutelato rimangono 10 milioni di utenti dei quali 4,5 sono clienti non vulnerabili e 5 sono vulnerabili, cioè in situazione di disagio economico, con particolari condizioni di salute e sopra i 75 anni di età. Per questi ultimi non è stato ancora definito come usciranno dalla maggior tutela, si aspettava il decreto dell’altro ieri ma non è arrivata risposta. Per tutti gli altri, invece, è prevista un’asta a ribasso che definirà un prezzo dell’energia che stimiamo ragionevolmente più conveniente di quello di maggior tutela, una condizione di transizione che li accompagnerà per tre anni.

Sono previste comunque ulteriori tutele per i soggetti cosiddetti vulnerabili?

Chi sarà in difficoltà dovrà sempre avere la possibilità di appellarsi a un sistema ad hoc che non sappiamo ancora come funzionerà ma che è necessario.

La polemica di questi giorni è tutta sul prezzo dell’energia, una componente che però in bolletta incide relativamente poco.

Al netto della crisi energetica che per un periodo ha invertito le proporzioni rendendo più evidente il costo dell’energia, avere altre voci in bolletta crea problemi: tutto lo sforzo di offrire il prezzo minore viene in parte assorbito, rendendo difficilmente percepibile al cliente un eventuale risparmio nella componente energia. Questo vale soprattutto per l’elevato peso in fattura degli oneri generali di sistema che contengono tutti gli incentivi alle energie rinnovabili di cui noi chiediamo da sempre la fiscalizzazione. Toglierli dalla bolletta energetica, insomma, per far sì che il cliente possa aver maggior contezza di ciò che paga.

La crisi energetica non rischia di scoraggiare l’apertura del mercato? Com’è la situazione in Europa?

La crisi energetica ha molto impaurito, e quando gli stati si impauriscono tendono a fermare tutto. La Francia non è più avanti di noi ma in Italia c’è una forte concentrazione di mercato con i primi 5 attori che controllano il 70 per cento del mercato e questa situazione non favorisce la concorrenza e la competitività dei prezzi. Proprio per questo dobbiamo procedere sulla strada della liberalizzazione.

QOSHE - «Calma: sull’energia sparisce la tutela, ma i consumatori restano tutelati» - Gianluca Salmaso
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«Calma: sull’energia sparisce la tutela, ma i consumatori restano tutelati»

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01.12.2023
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«Dal prossimo mese di gennaio sparisce la tutela ma non spariscono le tutele perché rimane un’autorità di settore che regola tutto il mercato e che sanziona chi non si comporta secondo le regole». È molto chiaro Piergiacomo Sibiano, responsabile affari istituzionali e regolatori di Illumia, società attiva nel mercato libero dell’energia. Tempi ha chiesto al manager di fare il punto sul mancato rinnovo da parte del governo del cosiddetto mercato a maggior tutela, al quale si rivolgono ancora un buon numero di consumatori.

Sibiano, in questi giorni non sono mancate le polemiche politiche su questo tema: il mancato rinvio sembra aver stupito davvero un po’ tutti.

Stiamo parlando di una riforma del 2017 impostata dall’allora ministro Carlo Calenda, quindi c’è già stato un rinvio di 6 anni. È una riforma attesa e più o meno coscientemente portata avanti da tutti i governi che si sono succeduti, ma ora bisogna fare un passo avanti anche perché, come sempre, ogni ulteriore rinvio crea confusione nel consumatore.

Piergiacomo Sibiano, responsabile affari istituzionali e regolatori di Illumia

In cosa si differenziano i due mercati, quello........

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