La questione dei comportamenti di una parte dei magistrati è oggetto quotidiano di commenti e dibattiti. È un dato di fatto che non credo ci sia stato mai un cittadino della Repubblica prima e dopo Enzo Tortora che non abbia incocciato anche di striscio una qualche querelle o querela con la Giustizia somministrata in Italia. In quest’ambito anche io ho dato e sono uscito a testa alta da due questioni che riguardavano in qualche modo la mia attività giornalistica; naturalmente dopo aver speso migliaia di euro di avvocati e moltissimo tempo in tutta quella pletora di attività che attengono alla materia. Ma venendo ai nostri tempi, sta alzando molta polvere il tentativo dell’attuale governo di inserire le prove psicoattitudinali tra i test da superare per entrare in Magistratura. Allo stato delle cose chi partecipa al concorso deve dare prova della perfetta conoscenza della materia giuridica ma non dimostrare la propria attitudine per un’attività delicatissima che ti rende arbitro del destino terreno degli indagati. Lascia come sempre perplessi il fatto che l’Anm, associazione che rappresenta i magistrati, recalcitri all’idea che l’esame che dà la misura dell’equilibrio, dell’empatia e della capacità di giudizio del candidato venga adottato nei nuovi concorsi. Perché l’Anm non ci spiega il motivo per cui trova che sia normale ed anzi necessario sottoporre ai test psicoattitudinali i partecipanti di ogni grado alle prove per entrare in Polizia, nella Guardia di Finanza, nella Polizia Penitenziaria, nelle Forze Armate e nell’Arma? Perché un gioielliere che vuol difendere vita e beni, un giornalista minacciato dalla Camorra o dal Jihad islamico, un proprietario terriero in Calabria, un pastore onesto di Orgosolo devono predisporre una costosa documentazione, pagare testatici onerosi e superare visite mediche complicate tra cui quella psichiatrica per ottenere il porto d’armi per difesa personale con la perdita del denaro e del tempo spesi in caso di discrezionale declino da parte della Prefettura della pratica, mentre un magistrato può recarsi in armeria con il semplice tesserino del Ministero della Giustizia per acquistare un’arma?

QOSHE - Le prove psicoattitudinali per entrare in Magistratura - Fabrizio Carloni
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Le prove psicoattitudinali per entrare in Magistratura

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05.03.2024

La questione dei comportamenti di una parte dei magistrati è oggetto quotidiano di commenti e dibattiti. È un dato di fatto che non credo ci sia stato mai un cittadino della Repubblica prima e dopo Enzo Tortora che non abbia incocciato anche di striscio una qualche querelle o querela con la Giustizia somministrata in Italia. In quest’ambito anche io ho dato e sono uscito a testa alta da due questioni che riguardavano in qualche modo la mia attività giornalistica; naturalmente dopo aver speso migliaia di euro di avvocati e moltissimo........

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