Ci risiamo. Non sono bastate le accese critiche piovute all’indomani di manifestazioni culinarie come il BufalaFest ed il BaccalaRe, rispettivamente a piazza Municipio e Maschio Angioino. L’Amministrazione comunale c’è cascata nuovamente facendo allestire, nella piazza antistante Palazzo San Giacomo, il Villaggio Coldiretti in pieno ponte dell’Immacolata. E così se nelle precedenti due occasioni la città non si era paralizzata semplicemente perché eravamo in un periodo dell’anno ancora condizionato dal clima soporifero del post vacanze estive, adesso, invece, in piena atmosfera natalizia, il caos si è manifestato in tutto il suo fragore. Non c’era bisogno della sfera di cristallo e della consultazione di un veggente per capire che la paralisi del traffico era dietro l’angolo. Tra bus turistici, affluenza dei visitatori, cantieri aperti, trasporto pubblico inefficiente, di tutto ci sarebbe stato bisogno fuorché di una ennesima manifestazione popolare nella zona nevralgica della città, destinata a moltiplicare i già non pochi disagi patiti quotidianamente dai cittadini. La scelta di piazza Municipio per questo tipo di manifestazioni resta un mistero, tanto più che dopo le ultime due kermesse sembrava che il Comune avesse fatto autocritica. E, invece, non è stato così. Perché, ci chiediamo, si continuano a maltrattare simboli culturali di Napoli – densi di testimonianze storiche e architettoniche – con iniziative che potrebbero tranquillamente trovare ospitalità altrove, in siti a minor impatto sulla vivibilità rispetto ad un centro città già saturo tra attività quotidiane e bolgia di turisti? Deturpare le cartoline di Napoli con eventi che, per loro natura, come quelli gastronomici, attirano masse di avventori, con conseguente confusione e spargimento di rifiuti dappertutto, non ha nessuna ragione. Purtroppo, si continua ad andare avanti con iniziative senza un disegno strategico, peggiorando la qualità della vita, vedasi al riguardo il terz’ultimo posto appena “conquistato” nell’ultima indagine del “Sole 24 Ore”. Possibile che a Napoli, al di fuori del Centro e del Lungomare, non sia possibile individuare altre alternative per ospitare manifestazioni popolari? Eppure, il tradizionale appuntamento con il Pizza Village, organizzato a giugno alla Mostra d’Oltremare, aveva lasciato ben sperare, con la scelta del sito fieristico più consono ed attrezzato per questo genere di eventi. Evidentemente, le idee in proposito sono ancora poco chiare al Comune. L’auspicio è che questa lezione possa essere d’esempio per il futuro in cui si spera che le bellezze della nostra città possano contare su iniziative in grado di saperle realmente valorizzare e promuovere. È ora, infatti, di capire che queste adunanze e mense popolari a cielo aperto, con fast e street food, hanno stufato e stanno stravolgendo la città. Bisogna cambiare rotta, prima che sia troppo tardi: se sbagliare è umano, perseverare è diabolico.

QOSHE - Piazza Municipio: serve una visione strategica - Antonio Coppola
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Piazza Municipio: serve una visione strategica

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12.12.2023

Ci risiamo. Non sono bastate le accese critiche piovute all’indomani di manifestazioni culinarie come il BufalaFest ed il BaccalaRe, rispettivamente a piazza Municipio e Maschio Angioino. L’Amministrazione comunale c’è cascata nuovamente facendo allestire, nella piazza antistante Palazzo San Giacomo, il Villaggio Coldiretti in pieno ponte dell’Immacolata. E così se nelle precedenti due occasioni la città non si era paralizzata semplicemente perché eravamo in un periodo dell’anno ancora condizionato dal clima soporifero del post vacanze estive, adesso, invece, in piena atmosfera natalizia, il caos si è manifestato in tutto il suo fragore. Non c’era bisogno della sfera di cristallo e della consultazione di un veggente per........

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