Roma, 14 febbraio 2024 – C’è l’ex presidente dell’Inps e inventore del reddito di cittadinanza Pasquale Tridico, che ha già annunciato la sua corsa con il Movimento 5 Stelle. E c’è il generale Roberto Vannacci, che Matteo Salvini vorrebbe come capolista al Sud per la Lega. Ma c’è anche il sindaco (forse) dimissionario di Terni, Stefano Bandecchi che vorrebbe candidare Vittorio Sgarbi, fresco di addio al governo Meloni, in lista per la sua Alternativa Popolare.

A meno di quattro mesi dalle elezioni europee (si voterà domenica 9 giugno per eleggere 76 eurodeputati, ovvero più di un decimo dell’intero europarlamento) è scattata la caccia dei partiti ai candidati porta-voi, almeno nelle intenzioni. E mentre tra i leader c’è chi (Giorgia Meloni ed Elly Schlein) ancora non ha sciolto la riserva e chi (Salvini e Tajani) ha già annunciato che non ci sarà, molti dei rumors coinvolgono giornalisti.

Tra questi c’è Marco Tarquinio , ex direttore di Avvenire e con posizioni nettamente contrarie all’invio di armi all’Ucraina. La circoscrizione sarebbe l’Italia centrale. Ma anche Paolo Berizzi, cronista di Repubblica che si occupa di neofascismo e per anni sotto scorta per le minacce ricevute. Si parla molto anche di Cecilia Strada, che oggi si occupa di comunicazione per ResQ People e per anni è stata presidente di Emergency, fondata dal padre Gino Strada. Di sicuro della partita delle Europee sarà Sandro Ruotolo, ex inviato storico di Santoro. Per lui la destinazione sarà la circoscrizione Sud. Dove potrebbe ritrovare proprio Michele Santoro, che oggi annuncerà la discesa in campo con la sua lista Pace, Terra, Dignità. Non ci sarà invece Gino Cecchettin: il padre di Giulia ha smentito le voci che lo volevano pronto a correre nella circoscrizione Nord-Est. Smentita anche quella di Massimo Giannini, ex direttore de La Stampa. Infine, c’è il ritorno Nicola Zingaretti, in tandem con Schlein, per il centro.

Nel centrodestra da giorni si vocifera della candidatura di Daniela Di Maggio , fresca dell’esperienza di Sanremo 2024. La madre di Giovanbattista Cutolo, detto ‘Giogiò‘, il giovane musicista ucciso in strada a Napoli in seguito ad una lite, sarebbe un’idea di Fratelli d’Italia. Lei ha detto di non saperne niente, ma di essere comunque disponibile: "Se sapessi che, andando in Europa, con il mio impegno potrei riuscire a incidere per cambiare leggi assurde che danneggiano l’agricoltura italiana, il Made in Italy, la sanità, direi di sì a una candidatura". Per la Lega non solo Vannacci: al Sud un altro uomo forte è Aldo Patriciello. Uscito a dicembre da Forza Italia, è un politico molisano di lungo corso che è passato per la Democrazia Cristiana e l’Udc: a Bruxelles è già stato candidato (ed eletto) due volte, con 111 mila e 83 mila preferenze. Gli azzurri rispondono rispolverando Fulvio Martusciello: già responsabile del partito in Campania negli anni Duemila, nel 2009 di preferenze ne raccolse 45 mila.

Non ha ancora sciolto la riserva Stefano Bonaccini, che potrebbe correre come capolista nella circoscrizione Nord-Est se non riuscirà a ottenere il terzo mandato come governatore dell’Emilia-Romagna. E poi ci sono il sindaco di Bari Antonio Decaro, quello di Firenze Dario Nardella e il primo cittadino di Bergamo Giorgio Gori. Anche loro scaldano i motori.

QOSHE - Verso le Europee. Dai sindaci ai vip: i partiti a caccia dei ‘portatori d’acqua’ - Alessandro D’Amato
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Verso le Europee. Dai sindaci ai vip: i partiti a caccia dei ‘portatori d’acqua’

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14.02.2024

Roma, 14 febbraio 2024 – C’è l’ex presidente dell’Inps e inventore del reddito di cittadinanza Pasquale Tridico, che ha già annunciato la sua corsa con il Movimento 5 Stelle. E c’è il generale Roberto Vannacci, che Matteo Salvini vorrebbe come capolista al Sud per la Lega. Ma c’è anche il sindaco (forse) dimissionario di Terni, Stefano Bandecchi che vorrebbe candidare Vittorio Sgarbi, fresco di addio al governo Meloni, in lista per la sua Alternativa Popolare.

A meno di quattro mesi dalle elezioni europee (si voterà domenica 9 giugno per eleggere 76 eurodeputati, ovvero più di un decimo dell’intero europarlamento) è scattata la caccia dei partiti ai candidati porta-voi, almeno nelle intenzioni. E mentre tra i leader c’è chi (Giorgia Meloni ed Elly Schlein) ancora non ha sciolto la riserva e chi........

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