Il Risiko dell’energia
Tempo addietro ci fu un gran bailamme per la fornitura del gas naturale, di cui il 39% veniva dalla Russia, attraverso gasdotti. Il costo del gas era assai basso, ma sostituendo le forniture con il GNL (gas naturale liquido) proveniente, in parte, dagli USA, e i prezzi sono andati alle stelle (per lo stoccaggio e il trasporto le temperature dovevano essere di -162ºC mentre nei gasdotti il gas rimane gas). La fornitura del gas, in Europa, è comunque diversificata, con la Norvegia che fa la parte del leone, e l’Algeria che non scherza, ma non basta.
La Russia ha reagito seraficamente, vendendo il gas che prima vendeva all’Europa, alla Cina che, col suo miliardo e mezzo di abitanti, non è un cliente secondario. Lì si stimano forniture di un centinaio di miliardi, anche se è impossibile avere dati certi.
Però occorre sempre più gas e, considerando che sulle coste di Gaza ci sono tra i giacimenti più importanti, potremmo dire che l’infamia in corso ha qualche scopo occulto.
Un fatto innegabile è che più si va avanti, e più energia occorre. Qui non parliamo di riscaldamento a casa o di gas per cucinare, non parliamo nemmeno di automobili elettriche che, per........© La Voce d'Italia





















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