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Oltre cento episodi di violenza o minaccia agli agenti di polizia penitenziaria e più di 200 gesti di autolesionismo dei detenuti nel 2023. Trentadue tentati suicidi. Gli agenti costretti a ore di straordinario e a un carico di lavoro eccessivo. Da un lato c’è il grave sovraffollamento del carcere Sant’Anna di Modena, dall’altro l’importante carenza di personale degli agenti di polizia penitenziaria all’interno dell’istituto. Un clima pesante quello che si respira all’interno delle mura del carcere. A lanciare l’allarme è la Uilpa polizia penitenziaria tramite il segretario nazionale Domenico Maldarizzi.

Il segretario evidenzia come questo grave dislivello di numeri porti anche a limitare le possibilità delle persone detenute di svolgere attività di studio o lavorative.

L'intervento

«Anche Modena come tutti gli istituti penitenziari – spiega Maldarizzi – soffre di un grave sovraffollamento. A fronte di una media nazionale del 127,48 l’istituto modenese registra un + 145.16 con i suoi 540 detenuti a fronte dei 372 regolamentari».

Il sindacato accende i riflettori su uno dei problemi principali all’interno dell’istituto: «A fronte di una pianta organica di 257 poliziotti, sicuramente sottostimata, ad oggi ne sono presenti 219. Al momento, a nulla sono valse le lamentele delle varie organizzazioni sindacali di categoria, anzi, la situazione precipita ogni giorno sempre più tra sovraffollamento della struttura e la grave carenza di organico. Anche se, ad onor del vero, viene ben gestito, ed in modo oculato, dal comandante di Reparto dottor Mauro Pellegrin. Nonostante ciò, proprio per la grave carenza il personale, ogni giorno, è costretto a ore di straordinario, riposi revocati, accorpamenti di posti di servizio e frequenti richiami in servizio».

Una situazione pesante e pericolosa.

«Il sovraffollamento, oltre a limitare gli spazi vitali, toglie anche possibilità lavorative, di studio o di svolgere altre attività alle persone detenute e, al contrario, genera violenza anche nei confronti degli operatori penitenziari o sfocia in gesti autolesionistici».

A parlare ci pensano i numeri che forniscono un quadro generale di ciò che avviene ogni giorno tra le mura del Sant’Anna. Nel 2023 sono stati 111 gli episodi di violenza e minaccia ai poliziotti, e 17 le aggressioni al personale. Ben 116 i danneggiamenti ai beni dell’amministrazione e otto gli incendi all’interno delle celle; 117 gli scioperi della fame. Le condizioni in cui vivono i detenuti si ripercuotono anche su loro stessi: lo scorso anno in 32 hanno tentato di suicidarsi, mentre i gesti di autolesionismo sono stati 219.

«È evidente, tranne forse che al ministro Carlo Nordio, e al Governo – prosegue Maldarizzi – che non c’è più tempo, bisogna intervenire subito per affrontare l’emergenza penitenziaria fatta di sovraffollamento detentivo, di carenze organiche, 18mila operatori in meno nella sola Polizia penitenziaria, di deficienze strutturali, infrastrutturali, logistiche e negli equipaggiamenti e di altro ancora. Ok la programmazione e i propositi di ampio respiro, ma in un Paese che voglia dirsi civile e rispettoso dei diritti umani tutto ciò non può continuare in attesa di improbabili tempi migliori».

E aggiunge: «L’esecutivo vari immediatamente un decreto carceri – continua Maldarizzi – per consentire cospicue assunzioni straordinarie, con procedure accelerate, nella Polizia penitenziaria e negli altri profili professionali e il deflazionamento della densità detentiva pure attraverso una gestione esclusivamente sanitaria dei detenuti malati di mente, e percorsi alternativi per i tossicodipendenti per evitare condanne da parte della Corte europea per i diritti dell’uomo».

QOSHE - Modena, il carcere scoppia, cresce la violenza «Aggressioni e 32 tentati suicidi» - Stefania Piscitello
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Modena, il carcere scoppia, cresce la violenza «Aggressioni e 32 tentati suicidi»

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04.02.2024

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Oltre cento episodi di violenza o minaccia agli agenti di polizia penitenziaria e più di 200 gesti di autolesionismo dei detenuti nel 2023. Trentadue tentati suicidi. Gli agenti costretti a ore di straordinario e a un carico di lavoro eccessivo. Da un lato c’è il grave sovraffollamento del carcere Sant’Anna di Modena, dall’altro l’importante carenza di personale degli agenti di polizia penitenziaria all’interno dell’istituto. Un clima pesante quello che si respira all’interno delle mura del carcere. A lanciare l’allarme è la Uilpa polizia penitenziaria tramite il segretario nazionale Domenico Maldarizzi.

Il segretario evidenzia come questo grave dislivello di numeri porti anche a limitare le possibilità delle persone detenute di svolgere attività di studio o lavorative.

L'intervento

«Anche Modena come tutti gli istituti penitenziari – spiega Maldarizzi –........

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