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Guarda Cinque anni senza ricevere un euro di affitto. Ieri mattina l’imprenditore Riccardo Billo, che già ha un carattere infiammabile di suo, è letteralmente esploso. Ha detto basta quando ha saputo che il suo inquilino aveva rifiutato, qualche giorno fa, un alloggio alternativo che il Comune di Riva del Po gli aveva proposto. «E allora – dice l’imprenditore agricolo dopo aver sbollito l’impazienza di quegli attimi – sono andato verso la casa, ho sfondato il cancello con l’automobile. Tanto è mio. Ma posso essere denunciato per questo fatto?». Poi sono volate parole grosse verso l’uomo che occupa l’abitazione, ma prima che potesse capitare l’irreparabile, magari uno scontro violento tra i due, Billo ha la lucidità di chiamare al telefono i carabinieri, che poi lo tranquillizzano.

Per capire meglio quel che è successo, per addentrarsi in una matassa difficile da sbrogliare da qualsiasi parte la si guardi, è necessario fare un passo indietro. A cinque anni fa, quando Billo conosce l’uomo che poi è diventato il suo “incubo”.

Il patto «Pensi che un amico mi aveva detto che era un ottimo pagatore», ricorda il titolare - assieme al fratello - della macelleria di via Guarda, appena fuori Copparo: sui bancali va la carne dei suini che lui stesso alleva. Ebbene, il futuro inquilino (un uomo sulla settantina) si comporta da amico di famiglia: «Veniva anche a mangiare assieme a mio padre tre volta a settimana, era un cliente della macelleria».

Arriva una stretta di mano: nella casa di proprietà Billo che si trova a qualche centinaio di metri di distanza dalla sua impresa agricola si stabilisce l’anziano. Niente di ufficiale, «lui non ha mai voluto firmare nulla», racconta il locatore, che in seguito si pentirà amaramente di questa modalità, con l’andare del tempo divenuta di fatto un comodato d’uso gratuito. All’inizio tutto sembra procede per il meglio: «Mi ha pagato i primi tre-quattro mesi – racconta Billo –, poi più niente. Ho sopportato per un po’, poi dopo due anni ho fatto pressione. Mettere in affitto quella casa non significa per me arricchirmi: devo pagare un mutuo, l’Imu, ho qualche debito cui fare fronte».

L’incuria Il punto è che l’abitazione si è trasformata in una sorta di accampamento: il 70enne ha problemi di salute, risulta nullafacente, si diletta in opere di scultura che si trovano nella corte. Invasa da rifiuti e quant’altro, testimonianza di una vita vissuta da “invisibile”. «Mi sono rivolto a un avvocato – spiega Billo –, però fare causa sarebbe un’impresa, anche perché non si sa dove questa persona abbia la residenza: in passato l’aveva a Desenzano sul Garda, però poi gli è stata revocata».

I problemi intanto si accumulano: Billo riceve a domicilio delle multe, l’inquilino si arrangia per le utenze con allacciamenti abusivi, utilizza una bombola gas esterna scaduta. «Sto provando a fare intervenire l’Asl per questo», dice il proprietario di casa. Di certo in quelle condizioni non può vivere decentemente un essere umano. «Però lui ha rifiutato un alloggio del Comune, vuole posto anche per le sue anatre e le galline, e questo fatto ha rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso». Come detto, ieri mattina sono arrivati i carabinieri, chiamati dallo stesso Billo per evitare il peggio: «Sono stati molto gentili e professionali, mi hanno calmato».

In Comune Sempre ieri la vicenda è arrivata sul tavolo del sindaco Andrea Zamboni, che sta provando a trovare una sistemazione alternativa per l’uomo: una soluzione aiuterebbe a svelenire eccome la situazione.

QOSHE - Guarda, casa occupata da cinque anni: «Così non si può andare avanti» - Fabio Terminali
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Guarda, casa occupata da cinque anni: «Così non si può andare avanti»

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07.12.2023

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Guarda Cinque anni senza ricevere un euro di affitto. Ieri mattina l’imprenditore Riccardo Billo, che già ha un carattere infiammabile di suo, è letteralmente esploso. Ha detto basta quando ha saputo che il suo inquilino aveva rifiutato, qualche giorno fa, un alloggio alternativo che il Comune di Riva del Po gli aveva proposto. «E allora – dice l’imprenditore agricolo dopo aver sbollito l’impazienza di quegli attimi – sono andato verso la casa, ho sfondato il cancello con l’automobile. Tanto è mio. Ma posso essere denunciato per questo fatto?». Poi sono volate parole grosse verso l’uomo che occupa l’abitazione, ma prima che potesse capitare l’irreparabile, magari uno scontro violento tra i due, Billo ha la lucidità di chiamare al telefono i carabinieri, che poi lo tranquillizzano.

Per capire meglio quel che è successo, per addentrarsi in una matassa........

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