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L’episodio fu sconcertante, per la sua gravità e per la giovanissima età della vittima, un ragazzo di soli 15 anni. E ieri è arrivata la condanna per l’aggressore, anche lui soltanto adolescente: 2 anni, 2 mesi e 20 giorni di carcere.

Stiamo parlando di quanto accaduto il 22 agosto scorso a Castelnuovo, partendo da un viaggio in corriera. Secondo quanto ricostruito, è successo che un ragazzo tunisino 19enne ha messo gli occhi sul cellulare che stava utilizzando un 15enne italiano. Gli ha chiesto se glielo poteva prestare un momento per fare una telefonata, e l’altro gliel’ha dato. L’autobus poi si è fermato, ha aperto le porte per far uscire i passeggeri e sono usciti anche i due ragazzi, che hanno continuato a parlare.

Il 19enne ha poi chiesto al 15enne di seguirlo un momento in un luogo un po’ in disparte, e qui è avvenuto l’impensabile per il ragazzino: una volta soli, il 19enne ha ripagato il 15enne della sua disponibilità impossessandosi dell’apparecchio. Si è accorto però che era bloccato, e qui c’è stata l’escalation. Secondo quanto riscostruito, ha tirato fuori dalle tasche un coltello a serramanico e ha minacciato l’altro di morte per farsi dire il numero di pin per sbloccarlo.

Immaginarsi lo sconcerto e lo spavento del ragazzino, che pensava casomai di avere trovato un amico e invece si è trovato a tu per tu con un rapinatore senza scrupoli. Nonostante questo, ha reagito in maniera coraggiosa dicendogli che il pin non gliel’avrebbe mai dato. L’altro a quel punto è corso via, ma portando con sé il cellulare, preso con la forza. Il 15enne, per quanto sotto choc, ha avuto la lucidità di chiamare subito i carabinieri per denunciare quanto accaduto. E i militari della Compagnia di Sassuolo si sono messi immediatamente a caccia del rapinatore. Lo hanno trovato a stretto giro mentre si aggirava per il centro di Castelnuovo con ancora in mano il cellulare della vittima. È scattato quindi l’arresto, per rapina aggravata. In seguito è stato poi rimesso in libertà, ma con la misura cautelare del divieto di dimora a Modena e provincia.

Ieri il tunisino, adesso 20enne, assistito dall’avvocato Silvia Ciancia, è comparso davanti al giudice Carolina Clò per il processo con rito abbreviato, che in caso di condanna consente di avere lo sconto di un terzo della pena. Il giudice ha riconosciuto la gravità dell’accaduto con un giudizio severo: 2 anni e 2 mesi e 20 giorni di carcere appunto, nonostante lo sconto. Alla luce della giovanissima età dell’imputato, e del fatto che finora era incensurato, ha disposto però la sospensione della pena. Ha sancito anche la revoca della misura cautelare del divieto di dimora. Il 20enne quindi non va in carcere, e può tornare nel territorio di Modena. Ma se commette altri reati, la sospensione della pena sarà annullata. Deve quindi riflettere attentamente sulle sue prossime azioni.


QOSHE - Rapina choc tra ragazzi: condannato a due anni - Daniele Montanari
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Rapina choc tra ragazzi: condannato a due anni

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19.01.2024

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L’episodio fu sconcertante, per la sua gravità e per la giovanissima età della vittima, un ragazzo di soli 15 anni. E ieri è arrivata la condanna per l’aggressore, anche lui soltanto adolescente: 2 anni, 2 mesi e 20 giorni di carcere.

Stiamo parlando di quanto accaduto il 22 agosto scorso a Castelnuovo, partendo da un viaggio in corriera. Secondo quanto ricostruito, è successo che un ragazzo tunisino 19enne ha messo gli occhi sul cellulare che stava utilizzando un 15enne italiano. Gli ha chiesto se glielo poteva prestare un momento per fare una telefonata, e l’altro gliel’ha dato. L’autobus poi si è fermato, ha aperto le porte per far uscire i passeggeri e sono usciti anche i due........

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