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SASSUOLO. Non solo gli accessi abusivi a telefoni e pc, e le intercettazioni. Riccardo Ravera è accusato anche di essere il regista di “trappole” organizzate ricorrendo a donne affascinanti. Una delle quali andata in scena in un hotel di Formigine per screditare un rampante dirigente della Kerakoll.

L’EPISODIO

È un’altra inquietante pagina che emerge dalle carte dei pm Gianfranco Colace e Giovanni Caspani sull’indagine avviata dalla procura di Torino per spionaggio.

Al centro anche di questo capo d’imputazione c’è Ravera, ex colonna dei carabinieri del Ros di Roma, ora in pensione a Torino, dove è diventato consulente di società di investigazioni private. Per la procura in realtà è amministratore di fatto delle società, e fa l’investigatore privato in maniera abusiva, non avendo l’abilitazione.

Anche in questo caso si sarebbe attivato su commissione di Andrea Remotti, amministratore delegato della Kerakoll spa scelto da Fabio ed Emilia Sghedoni (figli del fondatore Romano Sghedoni) dopo la decisione del fratello Gian Luca Sghedoni di uscire dalla società nel 2019.

L’episodio in questione è datato 27 marzo 2019, cioè subito dopo le dimissioni di Gian Luca, rese note il 20 febbraio 2019. Secondo i pm, Remotti aveva commissionato a Ravera «un servizio investigativo che, approfittando di una riunione aziendale, prevedeva lo screditamento di Enrico Abbati, già dirigente Kerakoll e diretto concorrente del Remotti per il ruolo di direttore generale dell’azienda, attraverso il monitoraggio di un incontro organizzato ad hoc tra lo stesso Abbati e la assistente del referente della Kerakoll per il sito della Polonia».

Monitoraggio che, in questa ricostruzione, veniva effettuato da Ravera tramite complici «mediante l’uso di strumenti di ripresa visiva e/o sonora istallati presso la stanza dell’hotel». In questo modo, «si procuravano notizie attinenti la vita privata della donna, che alloggiava in tale stanza, all’insaputa della medesima». I pm non specificano la natura di questo incontro, dicono solo che le registrazioni erano volte a screditare Abbati.

"TRAPPOLE” CON L’UTILIZZO DI DONNE

In un altro capo d’imputazione i magistrati evidenziano invece come Ravera fosse uso a organizzare “trappole” ricorrendo a donne. Si parla in questo caso di episodi accaduti a Torino fino al dicembre 2021 in cui l’ex carabiniere si era rivelato in grado di «procurare, al costo di 30-40mila euro, professioniste capaci di creare situazioni imbarazzanti per i soggetti da monitorare, al fine di procurarsi indebitamente notizie o immagini attinenti alla vita privata».

Il quotidiano “La Stampa”, che ha reso nota l’indagine della procura torinese, precisa che alle persone a lui vicine Ravera avrebbe giurato di non avere mai utilizzato escort per screditare alcuno, parlando di pedinamenti regolari.

A colpire nella ricostruzione d’indagine è comunque il numero di episodi in cui i pm contestano a Remotti il ricorso a Ravera per effettuare intercettazioni e intrusioni nella vita privata di altre persone: dal patron della Kerakoll Romano Sghedoni ai colleghi dirigenti di Kerakoll, fino ai “rivali” della Mapei e all’ex presidente del Modena calcio Salerno.

Una condotta che, in questo quadro, appare sistematica.

QOSHE - Caso Kerakoll Sassuolo: «Incontro con una donna usato per screditare il collega rivale» - Daniele Montanari
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Caso Kerakoll Sassuolo: «Incontro con una donna usato per screditare il collega rivale»

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15.12.2023

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SASSUOLO. Non solo gli accessi abusivi a telefoni e pc, e le intercettazioni. Riccardo Ravera è accusato anche di essere il regista di “trappole” organizzate ricorrendo a donne affascinanti. Una delle quali andata in scena in un hotel di Formigine per screditare un rampante dirigente della Kerakoll.

L’EPISODIO

È un’altra inquietante pagina che emerge dalle carte dei pm Gianfranco Colace e Giovanni Caspani sull’indagine avviata dalla procura di Torino per spionaggio.

Al centro anche di questo capo d’imputazione c’è Ravera, ex colonna dei carabinieri del Ros di Roma, ora in pensione a Torino, dove è diventato consulente di società di investigazioni private. Per la procura in realtà è amministratore di fatto delle società, e fa l’investigatore privato in........

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