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cronaca

Bondeno Ha cambiato due case e cinque numeri di telefono per sfuggire alla persecuzione e le minacce di morte del suo ex marito. E ancora adesso vive nella paura che la possa trovare per mettere in atto i suoi folli propositi: ucciderla e uccidersi. È stata una testimonianza sconvolgente quella data ieri in tribunale da una 60enne nel processo per stalking aggravato che vede imputato suo marito 65enne (difeso dall’avvocato Renato Ripollino). Entrambi sono italiani, e hanno un figlio adulto. Dopo l’aggressione, lei ha chiesto e ottenuto la separazione. Tutto è iniziato nella casa di Formigine dove lui, originario di Bondeno, nel Ferrarese, vive ancora. Dopo decenni di matrimonio e un figlio oggi trentenne, sono iniziati i litigi, legati a una gelosia morbosa da parte di lui.

L’aggressione e la fuga

A fine 2018, l’episodio che ha segnato la rottura definitiva: lui le ha messo le mano al collo, come per strozzarla. «Mi ha stretto così forte che mi sono sentita male – ha raccontato ieri al giudice Roberto Perrone rispondendo alle domande del pm Marco Niccolini – vedevo nel suo viso che non era lui: allora ho capito che basta, dovevo andarmene per sempre. Ho sopportato tante volte, tornando sempre a casa. Ma quella volta aveva veramente superato il limite: dovevo salvarmi da lui». È scappata di casa, e si è rifugiata in montagna, a Vesale (Sestola), sperando lì di poter essere al sicuro. Ma lui ha cominciato a tormentarla con messaggi agghiaccianti.

I messaggi choc

«Ha iniziato a mandarmi dei messaggi spaventosi – ha proseguito – come questo: “Guarda che ti trovo, vengo con la pistola e uccido te e quell’altro” (intendendo un terzo uomo che in realtà non c’era, ndr). Mi diceva continuamente che avrebbe trovato me e mio figlio e che ci avrebbe uccisi entrambi, poi si sarebbe ucciso lui. Io ero sconvolta, sono dovuta ricorrere a una psicologa. È stata lei a convincermi della necessità di fare denuncia». L’ex marito è venuto a conoscenza del luogo in cui si era rifugiata, e anche dei nuovi numeri di telefono di lei. L’ha fatto sapere al figlio, che vive in Croazia. Ed è dal figlio che la donna ha appreso del nuovo piano spaventoso dell’uomo: «Mio figlio mi ha chiamato – ha continuato la donna, assistita dall’avvocato Luigi Nicola Fiorino di Bologna – e mi ha detto: “Mamma scappa da lì: guarda che il papà ti ha trovato e mi ha detto che sta mandando qualcuno a picchiarti e a buttarti addosso dell’acido”. Io ho chiamato subito i carabinieri, che mi hanno detto che sarebbero venuti in vigilanza. Ma mi hanno anche detto che, se avevo amici, era meglio che mi trasferivo un’altra volta. E così ho fatto: sono scappata anche da Vesale, all’una di notte». È andata lontano, e lì lui non è più riuscito a trovarla. Ha cambiato ancora telefono, e non è più riuscito a entrare in possesso del numero. Ma la paura non è finita, anzi.

La paura continua

«Come vive adesso?» le ha chiesto Niccolini. «Non posso uscire di casa – ha risposto – non ce la faccio, perché so che sono ancora il suo obiettivo. Vivo con i miei gatti. Per fortuna che ho degli angeli custodi che mi portano le cose a casa, e che mi fanno coraggio. Ma io continuo ad avere paura: ho paura che mi trovi, e che mandi qualcuno a farmi del male. Cerco di stare molto attenta a tutto quello che faccio. So che mi devo salvare da sola, è quello che sto cercando di fare». Parole pesantissime, pronunciate con gli occhi lucidi. La donna ha riferito che il marito è segnato da gravi problemi di dipendenza da alcol, ma che ha sempre rifiutato un percorso vero di riabilitazione. Ha testimoniato anche il vicino di casa di Formigine che era accorso quando il marito le aveva messo le mani al collo: ha detto che dopo la fuga della moglie, l’uomo si era tagliato i polsi. «Sono entrato in casa che c’era sangue dappertutto. Per fortuna i soccorsi sono arrivati subito e si è salvato». La donna ha ritirato la costituzione di parte civile «perché non vuole avere più alcun tipo di contatto con l’ex marito, nemmeno quello per un rimborso danni» ha spiegato l’avvocato Fiorino, che continua comunque ad assisterla come parte lesa.

QOSHE - Bondeno, da anni vive nella paura: «Il mio ex mi vuole uccidere» - Daniele Montanari
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Bondeno, da anni vive nella paura: «Il mio ex mi vuole uccidere»

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09.03.2024

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Bondeno Ha cambiato due case e cinque numeri di telefono per sfuggire alla persecuzione e le minacce di morte del suo ex marito. E ancora adesso vive nella paura che la possa trovare per mettere in atto i suoi folli propositi: ucciderla e uccidersi. È stata una testimonianza sconvolgente quella data ieri in tribunale da una 60enne nel processo per stalking aggravato che vede imputato suo marito 65enne (difeso dall’avvocato Renato Ripollino). Entrambi sono italiani, e hanno un figlio adulto. Dopo l’aggressione, lei ha chiesto e ottenuto la separazione. Tutto è iniziato nella casa di Formigine dove lui, originario di Bondeno, nel Ferrarese, vive ancora. Dopo decenni di matrimonio e un figlio oggi trentenne, sono iniziati i litigi, legati a una gelosia morbosa da parte di lui.

L’aggressione e la fuga

A fine 2018, l’episodio che ha segnato la rottura definitiva: lui le ha messo le mano al collo, come per strozzarla. «Mi ha stretto così forte che mi sono sentita male – ha raccontato ieri........

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