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Finale Samia El Harim non era affatto pentita di aver causato la morte di Rocco De Salvatore a forza di medicine. Anzi, ne chiedeva altre per intontire un altro anziano di Cento, incurante delle conseguenze per la sua salute.

È quanto sottolineano i giudici della Corte d’assise di Modena (presieduta da Pasquale Liccardo) nelle sessanta pagine con cui motivano le condanne per la morte del 73enne rinvenuto cadavere la sera di domenica 31 luglio 2022, riverso nel letto del suo appartamento a Massa Finalese (Mo). Alla 38enne Samia El Harim sono stati inflitti 12 anni di carcere, al 41enne finalese (nativo di Cento) Angelo Barbato, 6 anni e 10 mesi.

I giudici sottolineano che la morte è stata dovuta a una somministrazione scriteriata di psicofarmaci all’anziano da parte della donna. Che davanti al figlio e alle figlie dell’uomo (parte civile a processo con l’avvocato Marco Ferraresi) tentò di scaricare la colpa su Barbato, e successivamente non mostrò alcun segno di pentimento. Anzi, per i giudici voleva somministrare quelle pericolose medicine anche a un altro anziano che “seguiva” in quel periodo. I giudici evidenziano «la possibile reiterazione delle condotte “terapeutiche”, come pure ricercata subito dopo la morte di De Salvatore, per il suo ospite di Pilastrello (dove si era trasferita dopo la morte di De Salvatore ndr), senza alcun auspicato ravvedimento nelle telefonate registrate: è stato Barbato a opporsi a ogni ulteriore uso delle medicine». Barbato che invece pare essersi reso conto della gravità di quanto accaduto. Ecco perché a lui sono state concesse le attenuanti generiche, che ne hanno dimezzato la pena.

I giudici sottolineano «il ruolo predominante avuto dalla Samia nella relazione con De Salvatore, e quindi nella somministrazione diretta dalla stessa operata per un così lungo lasso di tempo dei farmaci procurati». Nel caso di Barbato «manca la prova di una diretta conoscenza dei problemi cardiaci della persona offesa, noti sicuramente alla imputata in concorso». Barbato che per i giudici non era pienamente conscio della pericolosità dei farmaci che forniva a Samia: «Solo con il decesso di De Salvatore ha avuto piena consapevolezza della rilevanza tossicologica dei farmaci forniti». Si parla in particolare dell’associazione di Clozapina e Clonazepam.

È certo comunque che entrambi hanno agito con disprezzo nei confronti di De Salvatore. Lo testimoniano i messaggi choc che tra il 27 e il 28 luglio si scambiavano per capire quando era narcotizzato, e quindi quanto potevano avere libero accesso a casa sua e ai suoi beni: “Questo cornuto sembra che non vuole saperne di dormire...” scrive Samia a Barbato. E poi continua: “Il bastardo ha iniziato adesso a russare! Avevo pensato di dargli una pastiglia già a colazione, così continuava a dormire e tu potevi venire già in mattinata”. E altri messaggi di questo tenore. Tanto era stato stordito il 73enne, che nei giorni precedenti l’arresto cardiaco praticamente non si reggeva in piedi, e quando cercava di alzarsi da letto cadeva rovinosamente. Una volta ha cercato di aggrapparsi anche alla tv, ecco perché fu ritrovata caduta. E perché tutta la sua stanza da letto risultava sottosopra.l

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QOSHE - «Samia omicida senza pentimento. Voleva stordire un altro anziano» - Daniele Montanari
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«Samia omicida senza pentimento. Voleva stordire un altro anziano»

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13.01.2024

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Finale Samia El Harim non era affatto pentita di aver causato la morte di Rocco De Salvatore a forza di medicine. Anzi, ne chiedeva altre per intontire un altro anziano di Cento, incurante delle conseguenze per la sua salute.

È quanto sottolineano i giudici della Corte d’assise di Modena (presieduta da Pasquale Liccardo) nelle sessanta pagine con cui motivano le condanne per la morte del 73enne rinvenuto cadavere la sera di domenica 31 luglio 2022, riverso nel letto del suo appartamento a Massa Finalese (Mo). Alla 38enne Samia El Harim sono stati inflitti 12 anni di carcere, al 41enne finalese (nativo di Cento) Angelo Barbato, 6 anni e 10 mesi.

I giudici sottolineano che la morte è stata dovuta a una somministrazione scriteriata di........

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