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Da oggi la Nuova Ferrara, la Gazzetta di Reggio e la Gazzetta di Modena avranno più pagine di cronaca locale. È una scelta coerente con quanto ho scritto nell’editoriale di insediamento da direttore delle tre testate, il 4 luglio scorso. Ed è quello che ripeto nelle decine di incontri fatti nelle nostre tre province in questi mesi intensi ed entusiasmanti: un giornale locale o dà voce al territorio o non è, non può esserci una via di mezzo. Per dedicare più spazio alle nostre città e paesi, in tutte le loro declinazioni - dalla cronaca allo sport, dalla politica agli spettacoli - abbiamo deciso di comprimere la parte nazionale del giornale, fornendo comunque ogni giorno un quadro esaustivo di quello che succede in Italia e nel mondo. Come è ovvio, abbiamo previsto eccezioni, quando i fatti nazionali e mondiali saranno di portata tale che richiederanno più rilevanza. Insomma, l’invasione dell’Ucraina o la crisi di governo o l’uccisione di Giulia Cecchettin o la vittoria della Ferrari non finiranno in un trafiletto. In poco tempo e spazio così i nostri lettori potranno avere una panoramica degli avvenimenti nazionali e globali fondamentali, di cui non si può non sapere, per passare poi a quello che indubitabilmente, secondo l’esperienza comune e le indagini di marketing, interessa di più: le notizie del territorio, ciò che è più prossimo alla propria esperienza, conoscenza, interesse. Incontrando un grosso imprenditore con una ventina di sedi nel mondo, qualche giorno fa, un personaggio assolutamente globale, mi sono sentito fare questo ragionamento: «Sa, quando sono all’estero, mi servite molto. Se voglio sapere qualcosa sul governo, lo leggo ovunque. Ma se voglio sapere cosa è successo a Mirandola, a Reggiolo, a Cento, devo leggere voi sul tablet». Questo è il nostro patrimonio, questa è la nostra forza che ci dà un senso. Dare la voce al territorio, che altrimenti in tanti casi non ne avrebbe. Capita spesso, parlando con i sindaci, che si lamentino dello spazio che dedichiamo al loro Comune: un articolo al giorno, due quando va bene, nonostante le decine di pagine che dedichiamo alla provincia ogni giorno. Ma se non vi fosse neppure questo poco spazio, quel paese, quella cittadina diventerebbero afoni e invisibili, ininfluenti nelle scelte politico-amministrative le cui conseguenze ricadono poi su ciascuno di noi in termini di servizi o disservizi. Ripeto quello che già scrissi: identità, comunità e territorio sono lo "zenit" e il "nadir" di qualsiasi organo d’informazione che vuole raccontare la realtà a cui è legato, in un rapporto di osmosi che nutre tutti, anche il giornale. Sono la nostra "stella polare". Ringrazio le redazioni, uno splendido gruppo con cui è bello lavorare, per lo sforzo che metteranno nel potenziamento delle pagine di territorio. Chiedo ai lettori di sostenerci, in edicola e sul sito, perché la Nuova Ferrara sia ancor più il giornale dei ferraresi, anzi per dirla tutta: l’unico giornale che ha testa e gambe a Ferrara. Se qualcosa non dovesse piacervi, scriveteci pure sul nostro canale Whatsapp (331.6349473 ) e vi ascolteremo.