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cronaca

Unione Valli e Delizie Il Cda dell’asilo dove sarebbero stati molestati alcuni bambini da un 21enne stagista ha convocato una riunione con la massima urgenza. Lo scopo è quello di fare chiarezza e possibilmente arrivare a capire se, per quanto tempo e con quali modalità il ragazzo è rimasto da solo con i piccoli. Cosa che non avrebbe potuto fare per alcun motivo. Il giovane, che si trova agli arresti domiciliari accusato di reati sessuali, è conosciuto praticamente da tutti, in particolar modo nell’ambito di quella scuola. E su questo punto i genitori dei piccoli vogliono vederci chiaro. Anche gli amministratori si stanno muovendo, ma la situazione è ovviamente molto complessa e delicata.

I genitori

«Non ci fermiamo, questo è chiaro. Abbiamo nominato i nostri avvocati, i medici che ci seguono hanno già un quadro e attendiamo notizie dagli inquirenti. Al momento ci basiamo su fatti concreti: quel ragazzo è stato arrestato perché stava commettendo un reato grave all’interno dell’asilo, così come mostrato dalle immagini». Nei prossimi giorni «sapremo qualcosa in più anche sulla questione servizio civile. I nostri legali stanno infatti muovendosi con i responsabili, visto che il bando è del ministero. Vogliamo capire come funziona, se vengono fatti dei controlli prima di inserire una persona che non ha competenze all’interno di un luogo così delicato. Ha fatto dei corsi questo ragazzo per poter lavorare con i bambini piccoli? Qualcuno ha garantito per lui?». E poi una puntualizzazione: «Conosciamo la storia del 21enne, sappiamo che la sua non è stata una vita facile. In questo momento non possiamo agire di cuore e di sentimenti, dobbiamo usare la ragione. E la ragione ci spinge a dire che molto probabilmente questo ragazzo andava aiutato, seguito». Quia un pausa. «Il nostro non è accanimento. Quello che è successo in quell’asilo è di una gravità inaudita. Lo hanno arrestato in flagranza e questo vuole dire solo una cosa. Che qualcuno è responsabile di quello che è successo. Perché non ammettere che sì, è vero, i bambini restavano a volte soli con lo stagista. Li cambiava, li portava in bagno e questo perché tutti si fidavano di lui».

Le istituzioni

Gli amministratori del paese non stanno fermi. Ovviamente non possiamo raccontare e scrivere perché la comunità sarebbe facilmente individuabile, ma la vicenda non sta passando sotto silenzio da questo punto di vista. L’asilo non è comunale, ma si tratta comunque di una scuola paritaria, che ha quindi legami anche con l’amministrazione. Altre famiglie si stanno muovendo ed hanno chiesto colloqui con gli psicologi in centri specializzati.