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Portomaggiore Una ricetta segreta tramandata di generazione in generazione da oltre 100 anni custodita in un vaso divenuto negli anni icona del design italiano nel mondo: nasce così il mito di Amarena Fabbri, vero e proprio patrimonio agro-culturale del nostro Paese, che fino al 6 aprile sarà a in mostra a Palazzo Piacentini di Roma nell’ambito di "Identitalia, The Iconic Italian Brands", esposizione di brand che hanno fatto grande l’Italia, promossa dal Ministero delle imprese e del Made in Italy in occasione dei 140 anni dell’ufficio Marchi e Brevetti. E non tutti sanno che la lunga avventura è iniziata nel 1905 a Portomaggiore. La storia Nel 1905, Gennaro Fabbri rileva una vecchia drogheria con tinaia a Portomaggiore. Ha 45 anni e due figli, Aldo e Romeo. Gennaro trasforma quella bottega nella sede di produzione e vendita di liquori. Sull’insegna del negozio, scrive Premiata Distilleria Liquori G. Fabbri, oggi conosciuta come Fabbri 1905. Tra i primi marchi della Premiata distilleria G. Fabbri il liquore Virow, fatto con le uova, il liquore Primo Maggio, con tanto di falce e martello sull’etichetta, e l’Amaro Carducci, in onore del fresco Premio Nobel.Negli Anni ’20, Gennaro Fabbri apre a Bologna il primo stabilimento e la produzione si allarga per creare buonissimi sciroppi, sia alcolici che non. Nasce così il prodotto più famoso: la Marena con frutto, ispirato alla ricetta della moglie Rachele Buriani, seguito dagli sciroppi alla menta, alla granatina e alla celebre Amarena Fabbri. Gli Anni’30 segnano la nascita della Ciliegia al Liquore e l’ampliamento della gamma con le confetture, unica produzione consentita durante il difficile periodo bellico. I figli Romeo e Aldo partecipano sempre più attivamente allo sviluppo dell’azienda di famiglia finché, nel 1933, il nome originario viene trasformato in «Ditta G. Fabbri di Aldo e Romeo Fabbri». Nel 1935 Gennaro acquista il Bar Centrale di Bologna, nel cuore del centro cittadino, di fronte alla Sala Borsa, centro d’affari e trattative. I figli lo trasformano in un elegante locale dove degustare i prodotti Fabbri. Il locale rimane aperto 24 ore su 24, prerogativa unica per quei tempi, e diventa così il luogo d’incontro di uomini d’affari e della gioventù cittadina. Negli anni del Dopoguerra l’azienda si trasforma nella società per azioni G. Fabbri Spa. È il 1947 e l’iniziativa dei nipoti del fondatore, Fabio e Giorgio, porta a dare slancio nella produzione di liquori e, naturalmente, dei prodotti tradizionali come l’Amarena Fabbri e gli Sciroppi di frutta. Nel 1952 un altro passo avanti: il gelato diventa «Made in Italy. Una coraggiosa svolta, tale da lanciare l’azienda alla conquista dei mercati internazionali, è il lancio di nuovi prodotti di successo: i «Cremolati». Nel 1954 ancora una volta, l’intuizione della famiglia Fabbri anticipa i tempi. Nascono veri e propri «laboratori scuola» itineranti: furgoni attrezzati per mostrare ai gelatieri e ai pasticceri come produrre un buon gelato artigianale, usando i prodotti semilavorati Fabbri e nel 1957 Fabbri è tra i primi protagonisti del famosissimo Carosello. Negli anni ’60 e ’70, si consolida il passaggio alla terza generazione della famiglia Fabbri. Entusiasmo, passione e voglia di essere in anticipo sui tempi continuano a caratterizzare il management. La produzione si trasferisce ad Anzola Emilia, in un nuovo stabilimento che è tutt’ora attivo con i suoi 180mila metri quadrati di sito produttivo. Il marchio Fabbri entra nelle case di milioni di italiani con l’avvento della pubblicità e la nuova sfida produttiva si rivela nuovamente vincente. Viene inoltre avviata la distribuzione internazionale dei prodotti Fabbri. Negli Anni Settanta, l’azienda lancia la linea dei primi Topping per gelati e dessert. Una vera rivoluzione.

QOSHE - Da Portomaggiore al mondo, l’Amarena Fabbri è inarrestabile - Annarita Bova
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Da Portomaggiore al mondo, l’Amarena Fabbri è inarrestabile

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21.02.2024

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Portomaggiore Una ricetta segreta tramandata di generazione in generazione da oltre 100 anni custodita in un vaso divenuto negli anni icona del design italiano nel mondo: nasce così il mito di Amarena Fabbri, vero e proprio patrimonio agro-culturale del nostro Paese, che fino al 6 aprile sarà a in mostra a Palazzo Piacentini di Roma nell’ambito di "Identitalia, The Iconic Italian Brands", esposizione di brand che hanno fatto grande l’Italia, promossa dal Ministero delle imprese e del Made in Italy in occasione dei 140 anni dell’ufficio Marchi e Brevetti. E non tutti sanno che la lunga avventura è iniziata nel 1905 a Portomaggiore. La storia Nel 1905, Gennaro Fabbri rileva una vecchia drogheria con tinaia a Portomaggiore. Ha 45 anni e due figli, Aldo e Romeo. Gennaro trasforma quella bottega nella sede di produzione e vendita di liquori. Sull’insegna del negozio, scrive Premiata Distilleria........

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