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Il capitalcomunismo

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01.12.2025

Karl Marx fallisce nell’opinione che vi sarà la dittatura del proletariato, la centralizzazione dell’economia diretta dal proletariato, per evitare la caoticità dell’economia capitalistica concorrenziale che finisce in mano a pochissimi imprenditori, ma prevede realisticamente la “macchinizzazione” dell’economia. Grandi imprese e macchinizzazione accentuata riducono inevitabilmente l’apporto umano. Quindi, disoccupazione, crollo dei consumi, caoticità sociale. Ne consegue o ne conseguirebbe, a detta di Marx, il bisogno di superare il capitalismo, con una regolarizzazione centralizzata dell’economia gestita dal proletariato. Come ho detto, questa ipotesi in parte è fallita. Il proletariato scompare con la scomparsa dell’apporto del lavoro umano. Con ciò vi è una contraddizione fondamentale nella teoria di Marx. Il proletariato non sopravvive alla borghesia, anzi la borghesia lo annienta con le macchine. Marx è un pensatore dialettico, tiene conto della contraddizione. Magari inavvertitamente, però ne tiene conto. E dunque scavalca se stesso. Come scavalca se stesso?

Considero quanto dichiara Elon Musk, a quanto scrivo da decenni, a quanto ovviamente scrive Marx. E cosa scrive Marx? Che perverremo ad una società in cui il lavoro sarà minimo, la produzione enorme, ma la distribuzione dovrà essere fatta secondo i bisogni sociali. Chiarisco perché è di un’importanza epocale. Scrive Marx: “Da ciascuno secondo il suo lavoro, a ciascuno secondo i suoi bisogni” (Critica al Programma di Gotha). Siamo in una totale eliminazione del rapporto lavoro-salario, che è la base delle teorie sia capitalistiche che marxiste, anche se in versione differenziata. Il lavoro non è più il metro della retribuzione. Tutto ciò che io ho scritto si basa su questo elemento, e tutto ciò che Elon Musk dichiara si basa su questo........

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