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LIVORNO. Ha sfondato a calci la porta d’ingresso della lavanderia automatica con una sigaretta in bocca e il suo cane al guinzaglio «poi mentre suonava l’allarme ed è arrivata la guardia giurata i due si sono pure salutati: purtroppo il vigilante non ha capito di aver davanti la ladra», spiega fuori di sé la proprietaria del punto vendita.

Ancora un furto nelle lavanderie a gettoni Bd Ecowash, la catena fondata dall’imprenditore livornese Dario Alati che, intervistato dal Tirreno nel marzo dell’anno scorso, dopo l’ultimo colpo subìto nel centro di via Donnini, raccontò deluso e ormai senza parole di «aver perso il conto dei raid», decine comunque nel corso del tempo. Il furto di ieri si è invece consumato in corso Amedeo, il negozio accanto alle Poste recentemente acquisito dall’imprenditrice Patrizia Marini, che lo ha rilevato proprio da Alati, che nel settore sta lentamente disinvestendo. «Questa donna – spiega la titolare – non aveva paura di niente, dato che nonostante l’allarme acustico è rimasta là dentro. Solo al cane dava noia il rumore e dalle telecamere si vedeva che era spaventato. Dopo i danni la ladra è riuscita a fregarsi tutte le mie chiavi, che servono per aprire gli sportellini dei filtri dei macchinari da pulire, ma credendo che servissero per altro ha tentato inutilmente di aprirci gli armadietti. Ovviamente non ci è riuscita».

Il colpo è avvenuto attorno alle 3 della notte del 22 marzo e sul posto, oltre a una guardia giurata con cui la proprietaria ha un contratto di vigilanza, per le indagini è poi sopraggiunta una volante della polizia di Stato. «Mi hanno avvertita a quell’ora – prosegue Marini – e sono andata a controllare a piedi, visto che non uso la macchina. Se la zona è insicura? Abito qua vicino, secondo me questo non è un quartiere pericoloso. Non ho avuto paura di notte a incamminarmi verso la mia attività commerciale, anche se abito vicino e quindi ho impiegato poco tempo. Secondo me l’area non è male, devo dire che ho molti clienti e nessuno fa confusione, tutti si comportano con grande rispetto e fra i più assidui ci sono cittadini stranieri che evidentemente si sono integrati molto bene e, almeno nella mia lavanderia, non creano assolutamente problemi. È la terza volta da quando ho rilevato l’attività che subisco danni, in un’occasione mi hanno perfino allagato tutto, speriamo che questo sia l’ultimo danneggiamento che subisco e auspico che questa persona, che viene inquadrata molto bene dall’impianto di videosorveglianza, venga identificata dalla polizia di Stato, a cui farò avere le immagini».

L’ex titolare della lavanderia automatica, Dario Alati, chiosa dicendo che «è inutile tappezzare di telecamere quartieri come Coteto quando i fatti avvengono in altre zone», le sue parole riferendosi agli investimenti del Comune. Sul caso, dopo l’intervento delle volanti della questura, indagherà la Squadra mobile una volta acquisiti gli atti e ricevuti i filmati registrati dalle telecamere.

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QOSHE - Livorno, ruba in lavanderia col cane al guinzaglio e dopo saluta la guardia giurata - Stefano Taglione
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Livorno, ruba in lavanderia col cane al guinzaglio e dopo saluta la guardia giurata

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23.03.2024

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LIVORNO. Ha sfondato a calci la porta d’ingresso della lavanderia automatica con una sigaretta in bocca e il suo cane al guinzaglio «poi mentre suonava l’allarme ed è arrivata la guardia giurata i due si sono pure salutati: purtroppo il vigilante non ha capito di aver davanti la ladra», spiega fuori di sé la proprietaria del punto vendita.

Ancora un furto nelle lavanderie a gettoni Bd Ecowash, la catena fondata dall’imprenditore livornese Dario Alati che, intervistato dal Tirreno nel marzo dell’anno scorso, dopo l’ultimo colpo subìto nel centro di via Donnini, raccontò deluso e ormai senza parole di «aver perso il conto dei raid», decine comunque nel corso del tempo. Il furto di ieri si è invece consumato........

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