Lui era Tony Manero, padrone della New York del Club 54: nessuno ballerà più la disco come lui. Lui era Danny Zuko, ciuffo domato dalla gelatina, bello e sprezzante, alla fine sconfitto dalla trasformazione della Olivia Newton John più bella di sempre in Grease.

Lui ha cantato, danzato, si è reinventato una carriera con Pulp Fiction, ricostruendo se stesso, scoprendo che sotto due piedi nati per ballare c’era anche altro. Lui, soprattutto, è ancora una leggenda inscalfibile per tutti quelli che hanno avuto la ventura di nascere dal 1955 al 1970, e oltre.

Lui è John Travolta: vale la pena ripeterlo, John Travolta. E Sanremo, la Rai, l’Italia lo ha umiliato. In tanti, tantissimi non hanno retto allo strazio di vedere il proprio mito infangato da una comparsata indegna, un’ autentica trappola, e hanno cambiato canale. Si dirà: certo, ma lui sapeva cosa la premiata ditta Amadeus-Fiorello gli avrebbe fatto fare: ma se i passi appena accennati (ma a John, 70 anni, basta muovere lentamente il bacino per trasformare vecchie immagini seppiate in coloratissimo presente) della Febbre del Sabato Sera e di Grease si potevano anche tollerare (lo aveva fatto tante volte anche in talk show statunitensi), coinvolgere Tony Manero nel ballo del qua qua è stato offensivo, triste, banale e impietoso. Segno dell’assoluta mancanza di idee di un Fiorello ormai fuori dalla storia (la comicità da Villaggio Valtur dura sette giorni, poi si fa la valigia e si torna a casa) e di Amadeus, conduttore il cui talento è essere privo di talento.

Quella faccia stanca, annoiata, quasi incredula di un grande attore coinvolto in una triste farsa di paese ha spiegato il momento più di mille parole. John è fuggito da queste macerie intascando 200 mila euro (per il trattamento ne avremmo chiesti il doppio), non firmando la liberatoria per la ritrasmissione di quel bassissimo momento di televisione. Poi via con il proprio aereo personale: lui resta Tony Manero e Danny Zuko, tra le macerie lascia gli imbonitori da Villaggio Valtur.

QOSHE - Tony Manero umiliato a Sanremo in una gag da villaggio vacanze: l’incredulo John scappa col bottino - Giorgio Billeri
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Tony Manero umiliato a Sanremo in una gag da villaggio vacanze: l’incredulo John scappa col bottino

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08.02.2024

Lui era Tony Manero, padrone della New York del Club 54: nessuno ballerà più la disco come lui. Lui era Danny Zuko, ciuffo domato dalla gelatina, bello e sprezzante, alla fine sconfitto dalla trasformazione della Olivia Newton John più bella di sempre in Grease.

Lui ha cantato, danzato, si è reinventato una carriera con Pulp Fiction, ricostruendo se stesso, scoprendo che sotto due piedi nati per ballare c’era anche altro. Lui, soprattutto, è ancora una leggenda inscalfibile per tutti quelli........

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