LUCCA. Un San Valentino diverso, in cui quattro commesse di un negozio hanno voluto mostrare pubblicamente il loro amore per il lavoro che stanno per perdere. Singolare iniziativa quella che si è tenuta nella mattina di mercoledì 14 febbraio a Lucca, nella centralissima via Fillungo, di fronte alle saracinesche abbassate del negozio Thun, azienda italiana di oggetti da collezione, tra cui i teneri orsetti in ceramica e porcellana. Le lavoratrici hanno deciso di scioperare a seguito della decisione dell’azienda di chiudere 22 punti vendita in tutta Italia, tra cui quello di Lucca, entro fine febbraio. Alle quattro dipendenti del negozio è stato chiesto di utilizzare questo tempo per fare i bagagli e imballare la merce rimanente per rispedirla alla sede centrale.

La protesta
Una vicenda grave, che ha spinto alla mobilitazione la Filctem Cgil che ha preso parte al presidio davanti al negozio con le quattro commesse. Al posto di orsetti o cuori di ceramica, le lavoratrici hanno distribuito ai passanti palloncini rossi a forma di cuore. E soprattutto hanno trasmesso un messaggio: “Amiamo il nostro lavoro e non vogliamo perderlo”. La Cgil rivolge un appello alle istituzioni che stanno osservando passivamente il processo di smantellamento delle “botteghe”, grandi e piccole, a favore di altri canali commerciali, «come quello dell'e-Commerce, attraverso cui la Thun muove oltre il 30% del proprio mercato europeo». Una realtà in contraddizione con la storia del marchio stesso, che occupa un posto di rilievo nel mondo del made in Italy, garantendo (almeno in teoria) un collegamento diretto tra la produzione, la vendita e la propria affezionata clientela.
Senza cuore
Le commesse preferiscono non parlare, ma a dare voce alla loro protesta ci pensa Franco Galeotti, segretario generale della Filctem Cgil di Lucca. «Questo è un gesto di protesta cortese – spiega il sindacalista – in continuità con quella gentilezza che le quattro commesse hanno sempre mostrato verso i clienti e verso l’azienda. Nonostante il punto vendita di Lucca faccia utili e le commesse abbiano dimostrato di sapere garantire gli standard e le performance imposti dalla casa madre, oggi si parla di chiusura e di perdita di quattro posti di lavoro. Senza perdere la tenerezza che caratterizza il marchio, con questa protesta nel giorno di San Valentino vogliamo rispondere alla crudezza dell’azienda e far innamorare di nuovo i cittadini di Lucca di Thun e delle sue lavoratrici, un amore che purtroppo l’azienda dimostra di non avere nei confronti della città, della sua clientela, nonché delle commesse stesse». Non è l’unico negozio che nell’ultimo periodo ha chiuso i battenti a Lucca, città che un tempo era considerata una capitale del commercio. Di recente la catena di ottica Fielmann ha deciso di tagliare il punto vendita in Fillungo. «Lucca rischia di perdere i grandi marchi italiani – prosegue Galeotti – smarrendo la grande qualità che questo centro ha finora rappresentato. Stiamo rappresentando le lavoratrici all’interno di una procedura nazionale. Questo è solo uno dei 22 negozi che la Thun ha intenzione di chiudere su tutto il territorio nazionale. In totale sono 77 i lavoratori interessati. Abbiamo avuto due contatti con l’azienda nel corso dei quali abbiamo rappresentato l’opportunità di mantenere aperto il negozio di Lucca che, come abbiamo ribadito, fa utili. Ad oggi non abbiamo ricevuto risposte e siamo qua in segno di protesta».

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Crisi del commercio: a Lucca chiude Thun, commesse a casa e scatta la protesta: «L'azienda cancellerà 22 negozi in Italia»

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15.02.2024

LUCCA. Un San Valentino diverso, in cui quattro commesse di un negozio hanno voluto mostrare pubblicamente il loro amore per il lavoro che stanno per perdere. Singolare iniziativa quella che si è tenuta nella mattina di mercoledì 14 febbraio a Lucca, nella centralissima via Fillungo, di fronte alle saracinesche abbassate del negozio Thun, azienda italiana di oggetti da collezione, tra cui i teneri orsetti in ceramica e porcellana. Le lavoratrici hanno deciso di scioperare a seguito della decisione dell’azienda di chiudere 22 punti vendita in tutta Italia, tra cui quello di Lucca, entro fine febbraio. Alle quattro dipendenti del negozio è stato chiesto di utilizzare questo tempo per fare i bagagli e imballare la merce rimanente per rispedirla alla sede centrale.

La protesta
Una vicenda grave, che ha spinto alla mobilitazione la........

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