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LIVORNO. Quando Michele Rubbini è in serata e delizia il pubblico con numeri da prestigiatore, per chi gioca contro la Pielle, figuriamoci a Livorno, le speranze di successo rasentano una percentuale molto vicina allo zero. Provate a chiedere cosa ne pensano dalle parti di Montecatini, dopo i 29 colpi assestati ad Herons lo scorso 23 dicembre e i 13 (con 7 falli subiti, 7 rimbalzi e 5 assist) che hanno indirizzato, domenica sera, la sfida con l’altra Montecatini, la Gema. Il “mago” piellino fin da subito ha preso in mano la bacchetta, esibendosi in numeri di alta classe cestistica e dettando i ritmi ad una squadra che, in questo momento, gira che è una meraviglia:.

«Rispetto alla trasferta di Omegna, dove l’approccio non era stato ottimale, stavolta siamo scesi in campo con il sangue negli occhi, aggressivi in attacco e soprattutto in difesa - ha precisato il numero 5, prodotto del settore giovanile della Virtus Bologna -. La sconfitta dell’andata non l’avevamo digerita benissimo e quindi la sete di riscatto ci ha permesso di fare una gran partita, ottima nella prima metà (soli 26 punti concessi alla Gema, ndr)».

Un giocatore, Rubbini, cresciuto tantissimo negli ultimi mesi dal punto di vista dell’autorità sul parquet e della leadership: «Sto bene, stiamo bene insieme. E questo credo sia il nostro segreto. Ovviamente i risultati aiutano a mantenere un clima disteso all’interno dello spogliatoio e permettono di lavorare ogni giorno con armonia e concentrazione». Adesso viene il bello, ma anche il difficile: «Mancano 6 giornate alle fine della stagione regolare e siamo ben felici di aver blindato uno dei primi 3 posto. Però si sa, l’appetito vien mangiando e vincere aiuta a vincere. Dopo la sosta avremo una partita difficilissima a Piombino, al cospetto di una squadra che viaggia quasi sempre ad oltre 90 punti. Sarà una sfida importante, ma non decisiva. Scorrendo il calendario, penso che le prime 3 posizioni di decideranno alle ultime 2 giornate…».

Il playmaker ex Faenza e Ravenna è pure tra i giocatori preferiti dalle centinaia di bambini che tutte le domeniche popolano il Pala Macchia e che, a fine partita, si riversano sul parquet per festeggiare assieme ai propri beniamini: «Sono nato e cresciuto a Bologna, di conseguenza so bene di cosa si parla. È sempre bello firmare autografi e scattare foto, per di più con i piccoli tifosi. Chi vince la Coppa Italia? Non saprei, sono tutte e 4 squadre fortissime».

QOSHE - Non fate arrabbiare la Pielle - Andrea Masini
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Non fate arrabbiare la Pielle

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12.03.2024

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