È una storia di creatività sviluppata in famiglia, quella di Frida Bollani Magoni, la giovane cantante e pianista (classe 2004) che, tra composizioni originali e personali interpretazioni di classici del pop, ha conquistato il pubblico. L’artista, figlia di Stefano Bollani e Petra Magoni si esibirà domani sera al Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno (ore 21). Ospite il cantautore Albert Eno, voce e chitarra (ex frontman dei Kismet).

Frida, la musica è stata per Lei, sin da bambina, determinante nella sua crescita.

"Ho vissuto cullata dalla musica ancora prima di nascere. Mia madre, Petra Magoni, non ha mai smesso di cantare, quando mi aspettava e, nella sua pancia, ho goduto della colonna sonora straordinaria della sua voce jazz e delle note del contrabbasso di Ferruccio Spinetti, con il quale formava i Musica Nuda. E sono convinta che la ritmicità del suo strumento, il suo suono così profondo, abbia determinato in maniera decisiva il mio approccio al suono. Ancora oggi, con il pianoforte, l’incedere ritmico dei tasti fa parte della mia tecnica"

Una tecnica che lei ha appreso da giovanissima.

"Sì, era impossibile in una casa dominata in ogni momento della giornata dalla musica, sottrarsi al fascino di quel linguaggio artistico. Ho iniziato come autodidatta, non avevo la possibilità, essendo ipovedente, di leggere gli spartiti. Poi a 8 anni ho iniziato a studiare con il Maestro Paolo Razzuoli, utilizzando il metodo della notazione musicale in Braille. E da allora non ho mai smesso"

Assimilando comunque suoni molto diversi tra loro.

"Se la musica ha un grande merito, tra i tantissimi che le vanno riconosciuti, è quello di essere un’arte con un continuo movimento, un’arte di attraversamento, dove i confini sono davvero labili. A casa i miei genitori ascoltavano moltissimo jazz, ma anche tantissima classica. E poi il pop... Quelle di Madonna sono sempre state tra le nostre canzoni preferite. E quello che io adesso porto sul palco è il naturale risultato di questa apertura"

Tanti ascolti, ce n’è uno in particolare che è stato significativo per la sua idea di fare musica?

"Sicuramente il concerto di Ringo Starr. È stata una folgorazione. Avere di fronte una personalità che ha fatto con i Beatles la storia della musica e che, a oltre 80 anni, ha ancora l’energia degli esordi, mi ha confermato quanto questa forma espressiva sia capace davvero di viaggiare nel tempo, di rendere persino poco significativi i dati anagrafici. Sembrava un ragazzino, un giovane performer che si concede totalmente al suo pubblico".

Nel suo concerto alterna sue composizioni originali a versioni di brani di altri artisti.

"Il concerto è immaginato come un percorso nelle mie passioni sonore, nelle influenze grazie alle quali ho definito la mia identità. Suono, tra le altre, oltre alle mie, canzoni di Britney Spears e di Lady Gaga, di Jacob Collier, musicista che sento molto vicino al mio modo di comporre. E poi ci saranno gli amati cantautori italiani, altro ascolto fisso a casa con i genitori, da Franco Battiato a Lucio Dalla, al quale farò, nella sua città, un omaggio”.

QOSHE - "Ho ascoltato musica prima di nascere" - Pierfrancesco Pacoda
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"Ho ascoltato musica prima di nascere"

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11.01.2024

È una storia di creatività sviluppata in famiglia, quella di Frida Bollani Magoni, la giovane cantante e pianista (classe 2004) che, tra composizioni originali e personali interpretazioni di classici del pop, ha conquistato il pubblico. L’artista, figlia di Stefano Bollani e Petra Magoni si esibirà domani sera al Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno (ore 21). Ospite il cantautore Albert Eno, voce e chitarra (ex frontman dei Kismet).

Frida, la musica è stata per Lei, sin da bambina, determinante nella sua crescita.

"Ho vissuto cullata dalla musica ancora prima di nascere. Mia madre, Petra Magoni, non ha mai smesso di cantare, quando mi aspettava e, nella sua pancia, ho goduto della colonna sonora straordinaria della sua voce jazz e delle note del........

© il Resto del Carlino


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