Una scenografia essenziale, il palco avvolto dai giochi di ombre creati dalle candele che circondano i musicisti e che rendono ancora più suggestive le canzoni. Una dimensione intima, quella che attende il pubblico del concerto, intitolato ’Luce’ che domani alle 21 il pianista Danilo Rea e Fiorella Mannoia terranno al Teatro Europauditorium (piazza della Costituzione, 4).

Rea e Mannoia, un concerto interamente focalizzato sulla bellezza delle canzoni, quello che avete preparato.

"Vogliamo che gli spettatori si trovino a loro agio, come se fossero invitati in una casa per godere delle canzoni che eseguiremo. Nessun effetto speciale, nessun orpello, sono il pianoforte e la voce. L’aspirazione è creare con ognuna delle persone presenti una relazione personale, privata, come se quei brani fossero stati pensati solo per lei".

Un viaggio in un repertorio straordinario. Come avete scelto i brani del concerto?

"L’idea è stata quella di raccontare il nostro Paese, le sue trasformazioni, attraverso le canzoni che ne hanno segnato la storia recente. Il pop ha la caratteristica di arrivare direttamente ai sentimenti, senza mediazioni e di trasmettere emozioni semplici che ognuno trasforma in una esperienza personale. Abbiamo a disposizione un repertorio vastissimo, in continua evoluzione".

Signora Mannoia, quali sono i brani più significativi tra quelli che proporrete?

"Abbiamo voluto rendere omaggio alla ricchezza del ‘canzoniere italiano’, mettendo in scena le canzoni più significative di artisti come Lucio Battisti e Riccardo Cocciante, tanto per fare qualche nome, poi ci sono i brani che ho interpretato nella mia carriera e che presentiamo in versioni inedite, create proprio per il concerto insieme a Danilo Rea. Ci saranno brani di Francesco De Gregori, Vasco Rossi, Paolo Conte e un omaggio a Giacomo Puccini . Oltre a una canzone di Lucio Dalla, al quale ci piacerebbe, in futuro, poter dedicare un intero concerto".

Rea, dicevate che il repertorio del concerto è sempre in trasformazione.

"Sì, il materiale a disposizione è così ampio, la canzone d’autore italiana è un patrimonio di grandissimo valore, che deve essere salvaguardato e trasmesso alle nuove generazioni, da poterci permettere continue modifiche. Non esiste una regola. Succede tutto durante le prove. Io improvviso un fraseggio al pianoforte, un frammento di un brano, Fiorella inizia a cantarlo e se il risultato ci emoziona la sera lo portiamo sul palco. Per questo nessun concerto è simile a quello del giorno precedente".

Mannoia, questa varietà è merito anche delle tecniche di improvvisazione jazz di Rea?

"L’improvvisazione è il linguaggio per eccellenza del jazz e tutto il concerto è attraversato da questa maniera di intendere la musica. Rea ha un merito che lo rende unico nel panorama del jazz italiano: è un improvvisatore che ascolta i testi. Sembra una banalità, ma è importante che il suo virtuosismo sia sempre al servizio della magia creata dalle canzoni che eseguiamo. Tutto il concerto, ed è questo il suo fascino, si basa sul fragile equilibrio tra il pop e il jazz, sul rispetto assoluto che entrambi abbiamo per la melodia".

QOSHE - "Canzoni che parlano a ogni cuore" - Pierfrancesco Pacoda
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"Canzoni che parlano a ogni cuore"

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21.11.2023

Una scenografia essenziale, il palco avvolto dai giochi di ombre creati dalle candele che circondano i musicisti e che rendono ancora più suggestive le canzoni. Una dimensione intima, quella che attende il pubblico del concerto, intitolato ’Luce’ che domani alle 21 il pianista Danilo Rea e Fiorella Mannoia terranno al Teatro Europauditorium (piazza della Costituzione, 4).

Rea e Mannoia, un concerto interamente focalizzato sulla bellezza delle canzoni, quello che avete preparato.

"Vogliamo che gli spettatori si trovino a loro agio, come se fossero invitati in una casa per godere delle canzoni che eseguiremo. Nessun effetto speciale, nessun orpello, sono il pianoforte e la voce. L’aspirazione è creare con ognuna delle persone presenti una relazione personale, privata, come se........

© il Resto del Carlino


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