Cesena, 7 marzo 2024 – Mano a mano che passano le settimane e i mesi dall’alluvione dello scorso maggio si scoprono sempre nuove situazioni di pericolo che imporrebbero interventi di emergenza. E’ il caso delle decine di bombole di gpl trascinate prima nelle acque del torrente Borello e poi nel fiume Savio dal deposito di un distributore di Borello. Fino a ora ne è stata recuperata una minima parte.

Gli associati al Comitato Alluvionati e Franati di Cesena e Valle del Savio, così come gli iscritti agli altri Comitati della Romagna, tengono monitorato lo stato del territorio e raccolgono quegli elementi che evidenziano un rischio ancora presente dopo l’alluvione di maggio 2023 o creatosi dopo l’alluvione e non ancora adeguatamente affrontato.

Nei giorni scorsi sono state rinvenute tre bombole: una sulla sponda destra del Savio, sepolta sotto una montagna di tronchi e rami morti e altri detriti trascinati e poi abbandonati dalla corrente, nella zona della cava Cà Bianchi, le altre due sulla sponda sinistra, quanche centinaio di metri a monte del Ponte Vecchio.

Che le bombole di gpl rappresentassero uno dei tanti problemi inaspettati che si presentarono con l’alluvione lo sa anche il sindaco Enzo Lattuca che, nel corso di uno degli incontri con gli alluvionati, disse che il ‘ragno’, cioè la macchina operatrice dotata di pinza che avrebbe dovuto raccogliere i rami e gli altri detriti che avevano formato una barriera sotto al Ponte Nuovo, aveva avuto difficoltà ad agire proprio per il pericolo rappresentato dalla probabile presenza delle bombole nascoste fra i detriti.

Le bombole contenenti gas di petrolio liquefatto sotto pressione vengono utilizzate nelle zone rurali non servite dalla rete di distribuzione del gas metano, oppure per cucinare in camper e roulotte. In condizioni normali hanno un elevato standard di sicurezza: è molto raro che esplodano o che lascino uscire all’esterno il gas. Al loro interno il gas viene immesso a una pressione fino a otto atmosfere (bar) e viene liberato al momento dell’uso a una pressione analoga a quella atmosferica e miscelato con l’aria attraverso un apposito regolatore, ma la loro struttura può sopportare una pressione superiore di dieci volte. Questo per ridurre fortemente il pericolo di scoppio anche in casi estremi come l’incendio di un’abitazione. Però se vengono sottoposte a urti, schiacciamenti e altri danneggiamenti, in particolare per quanto riguarda la valvola che comunica con l’esterno, possono perdere le caratteristiche di robustezza e diventare molto pericolose.

QOSHE - Bombole di gas nel Savio, trascinate dall’alluvione: “Necessaria una bonifica” - Paolo Morelli
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Bombole di gas nel Savio, trascinate dall’alluvione: “Necessaria una bonifica”

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07.03.2024

Cesena, 7 marzo 2024 – Mano a mano che passano le settimane e i mesi dall’alluvione dello scorso maggio si scoprono sempre nuove situazioni di pericolo che imporrebbero interventi di emergenza. E’ il caso delle decine di bombole di gpl trascinate prima nelle acque del torrente Borello e poi nel fiume Savio dal deposito di un distributore di Borello. Fino a ora ne è stata recuperata una minima parte.

Gli associati al Comitato Alluvionati e Franati di Cesena e Valle del Savio, così come gli iscritti agli altri Comitati della Romagna, tengono monitorato lo stato del territorio e raccolgono quegli elementi che evidenziano un rischio........

© il Resto del Carlino


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