Bologna, 4 dicembre 2025 – Andrea Cavallari, uno degli autori della strage di Corinaldo (Ancona), telefonava spesso alla mamma, alla nonna e alla fidanzata. E lo faceva comodamente da dietro le sbarre. Questo, grazie al ricco ’mercato’ dei telefonini alla Dozza, scoperto dal Nucleo investigativo della polizia penitenziaria. Un’inchiesta che vede 69 indagati tra i detenuti (ex o attuali) della Casa circondariale ’Rocco D’Amato’ e che ha portato all’inchiesta della Procura (pm Domenico Ambrosino).

L’indagine, durata un anno, ha portato alla luce un sistema ben collaudato: numerosi i telefonini introdotti in carcere (farne entrare uno ’costa’ circa 800 euro), poi messi a disposizione attraverso una sorta di subaffitto settimanale in cambio della spesa o di oggetti vari. Così, chi era nel giro poteva contattare con facilità il mondo esterno. Non solo i familiari, ma anche magari persone utili per poter portare avanti i propri traffici da dietro le sbarre. Da martedì, la polizia penintenziaria sta procedendo alla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini nei confronti dei........

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