Il Foro di Trieste si divide sul referendum: mobilitazione dei due Comitati
Si confrontano quotidianamente nelle aule del Palazzo di giustizia. Ma sul futuro assetto della giustizia italiana le toghe triestine hanno idee opposte. Il referendum sulla riforma costituzionale divide (anche) il Foro di Trieste. Magistrati e avvocati hanno iniziato a mobilitarsi per sensibilizzare i cittadini in vista della chiamata alle urne, ipotizzata per marzo 2026. Insieme a loro, chi su un fronte chi sull’altro, sono scesi in campo anche giuristi e docenti universitari.
Da una parte c’è il Comitato del “no”, che si è costituito mercoledì in Tribunale e vede nei panni di presidente l’ex procuratore, oggi in pensione, Antonio De Nicolo e in quelli di portavoce l’avvocato Giovanni Borgna.
Dall’altra c’è il Comitato del “sì”, che ieri è sceso in piazza con un primo banchetto informativo in via Dante, in un affollato sabato di shopping pre-natalizio. Al gruppo dei favorevoli alla riforma hanno aderito le Camere penale e civile di Trieste, dunque la maggioranza degli avvocati del Foro. Le referenti sono l’avvocata Sabina Della Putta, presidente della Camera Penale, e la sua collega Tiziana Zuppi, presidente della Camera Civile.
Nei giorni scorsi entrambi i comitati si sono affacciati sulla scena pubblica, anche se le attività di sensibilizzazione entreranno davvero nel vivo dopo le........© Il Piccolo





















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