Una lezione di sportività e fair play arriva dai giocatori più giovani, dai tornei sulla carta minori ma che riescono ancora a vedere nel pallone un mezzo potentissimo di condivisione e lealtà.

Siamo a Piazzale San Giuseppe a Padova, è domenica mattina e i padroni di casa della Gianesini ospitano l’Union Dese per la settimana giornata del campionato Giovanissimi Provinciali.

Gli ospiti sono più forti, conducono già 3-0 quando verso il ventesimo del primo tempo l’arbitro concede una punizione a due nell’area della Gianesini, giudicando irregolare il controllo con le mani del portiere su quello che viene interpretato come un retropassaggio di un difensore.

Tuttavia, dal campo e sugli spalti la maggior parte dei presenti si è accorta che il difensore stava provando a rinviare la palla, ma un rimbalzo strano lo ha portato a colpirla male e a svirgolarla in direzione del portiere.

Se ne è accorto anche il capitano degli ospiti, Alberto Trentin, classe 2009, a cui è bastato un segno d’intesa con il proprio allenatore per decidere di calciare la palla direttamente in fallo laterale, senza sfruttare quella che sarebbe stata una facile occasione per segnare.

«Abbiamo capito subito che non era giusto battere quel calcio di punizione», spiega Alberto, che ieri si è allenato con i suoi compagni.

«Abbiamo quindi chiesto il consenso al mister per calciare la palla direttamente in fallo laterale e lui ce l’ha accordato. Non ci abbiamo pensato molto, ci è venuto istintivo e siamo contenti».

Nelle sue parole si evince il profondo rispetto non solo per il gioco ma per il ruolo del suo allenatore, Gianni Cacciola: «Il compito di un allenatore non consiste solo nell’insegnare la tattica e la tecnica», spiega il mister.

«Dobbiamo trasmettere ai ragazzi dei valori di vita: l’onestà, il rispetto, un comportamento corretto nei confronti degli avversari, dei compagni e dell’arbitro. È questa, per me, la vittoria più importante. Al termine della gara abbiamo ricevuto i complimenti sia dei dirigenti che dei genitori avversari».

Sorride anche Alberto Cagnin, responsabile del settore giovanile dell’Union Dese: «Non vogliamo ergerci a paladini, noi come molte altre società cerchiamo di trasmettere il significato più autentico dello sport.

E in questo senso pretendiamo il rispetto degli arbitri. Anche il direttore di gara, che come tutti noi può sbagliare, ha apprezzato il gesto del capitano».

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Fair play tra giovanissimi. Calcia fuori apposta la punizione: «Non c’era, ingiusto approfittarne»

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07.11.2023

Una lezione di sportività e fair play arriva dai giocatori più giovani, dai tornei sulla carta minori ma che riescono ancora a vedere nel pallone un mezzo potentissimo di condivisione e lealtà.

Siamo a Piazzale San Giuseppe a Padova, è domenica mattina e i padroni di casa della Gianesini ospitano l’Union Dese per la settimana giornata del campionato Giovanissimi Provinciali.

Gli ospiti sono più forti, conducono già 3-0 quando verso il ventesimo del primo tempo l’arbitro concede una punizione a due nell’area della Gianesini, giudicando irregolare il controllo con le mani del portiere su quello che........

© Il Mattino di Padova


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