Lo sciopero delle bambine: “Le piscinine di Milano furono le prime ad ottenere 10 ore di lavoro”
Lo sciopero delle bambine alle Vigne di Lodi: da sinistra il drammaturgo Domenico Ferrari, Rita Pelusio e Rossana Mola
Le ‘piscinine’ sono “le prime persone della storia italiana a vincere le 10 ore lavorative. La più grande ha 13 anni”. Rita Pelusio, insieme a Rossana Mola, le due attrici che stanno portando nei teatri della Lombardia e d’Italia la storia de Lo sciopero delle bambine, ha raccontato così, giovedì 18 dicembre al Teatro alle Vigne di Lodi, nel primo matineé per le scuole dopo il debutto nazionale del 9 dicembre al teatro della Cooperativa di Milano, ciò che le ha spinte a rappresentare questo evento storico, rimasto nascosto nelle pieghe della storia, ma che è stato rivoluzionario.
Anche perché le scioperanti, le 'piscinine’ (piccoline in dialetto mialnese) erano tutte bambine tra 6 e i 14 anni che agirono in maniera spontanea, senza la guida di adulti. Figuravano come apprendiste presso sarte e modiste, in una Milano già precoce capitale della moda, in realtà lavoravano anche 12 ore al giorno senza straordinari, in condizione di semi schiavitù, non tanto per imparare la professione quanto per andare in giro per la città per consegnare pesanti pacchi di abiti e stoffe (senza nemmeno le biciclette che hanno oggi, i corrieri, in gran parte extracomunitari, che effettuano consegne di pasti e quant'altro) quando non erano impegnate nelle pulizie o nella cura dei familiari delle loro datrici o datori di lavoro. Con paghe tanto effimere da costringere qualcuna, la sera, a recarsi “in via Brera", dove il loro corpi, già fiaccati dalla giornata di lavoro, venivano usati a scopi sessuali per pochi soldi.
Pelusio e Mola, già impegnate nel riportare alla luce altre epiche e misconosciute cronache di vita di piccole e grandi donne che col proprio agire hanno posto, più o meno consapevolmente, delle pietre miliari nella storia della........





















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