Se in città il senso del natale un po' si perde...
Nelle città il Natale si vive di fretta. Quest’anno poi in piazza del Duomo, tra villaggi olimpici, alberi sponsorizzati, turisti, il viavai frenetico tra negozi e bancarelle a caccia dell’ultimo dono che manca per mettere fine alla lista, si fa fatica a coglierne il senso. Il senso del Natale, quello più intimo, si apprezza meglio fuori città, nei paesini, in qualche cascinale affacciato sui navigli con alberi veri illuminati quanto basta, nei tanti presepi viventi che raccontano la vita delle campagne lombarde.
Il presepe vivente è una tradizione a Gudo Gambaredo, frazione di Buccinasco: si rinnova da 41 anni e porta una comunità in una spiritualità senza tempo. A trasformarsi in statuine viventi sono famiglie e volontari che in sette scena rievocano la Natività: l’annuncio dell’Angelo a Maria, Giuseppe falegname e il sogno, il censimento di Cesare Augusto, le locande di Betlemme, Re Erode e l’incontro con i Magi, l’annuncio degli angeli ai pastori e l’adorazione nella capanna di Betlemme. E un po’ si riscopre lo spirito........





















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